Il Pd affila le armi, Ciaponi: “Il rischio più grosso l’astensionismo”

“Una squadra preparata, fortemente radicata sul territorio e pronta a dare nuovo slancio al ruolo di Pisa in ambito regionale”: ha esordito così, oggi (23 aprile) nella sede pisana del Pd, il coordinatore della campagna elettorale Osvaldo Ciaponi, affiancato da sei degli otto candidati al consiglio regionale per la provincia di Pisa.

Assenti per impegni inderogabili Anna Batini e Ivan Ferrucci, Ciaponi (seduto quindi insieme a Patrizia Bongiovanni, Cristina Conti, Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini, Andrea Pieroni e Francesco Nocchi) ha tinteggiato quelli che saranno i capisaldi da seguire di qui al 31 di maggio.
“Alle regionali presentiamo una squadra compatta – osserva – giovane e competente al tempo stesso. L’obiettivo è quello di ottenere un elevato numero di consiglieri regionali, perché sappiamo che Pisa, già punto di riferimento per l’area della costa, può recuperare un ruolo ancor più primario sul territorio. Per dirla con una battuta, speriamo di vincere 3 a 1”.
Da qui al 31 maggio le iniziative si moltiplicheranno ed il Pd sarà impegnato a macchia d’olio sull’intero territorio provinciale per cementare e talora recuperare il rapporto con i propri elettori. L’astensionismo è infatti individuato come rischio autentico da scongiurare ad ogni costo: “E’ l’avversario più forte di questa campagna – ammonisce Ciaponi – ma noi vogliamo invertire questa tendenza, attraverso una relazionalità che favorisca la partecipazione”. Una partecipazione che, appunto, potrebbe in qualche misura essere minata anche dalle presunte difficoltà legate al nuovo meccanismo di voto: la nuova legge regionale, seppure in percentuale modesta, potrebbe insomma gonfiare le fila del partito degli astenuti. “Ma in realtà la modalità di voto è semplice – ricorda ancora Ciaponi – e non c’è motivo di confondersi, una volta appresa”. In particolare, la legge introduce il sistema delle doppie preferenze e della parità di genere: i votanti troveranno (altra novità) già tutti i nomi dei candidati sulla scheda e potranno sbarrare due caselle, a patto che si tratti di un uomo e di una donna, ecco la parità di genere ed ecco il perché di una lista per la provincia di Pisa composta da quattro maschi e quattro femmine. Non ci sarà, sottolineano con fermezza i vertici del Pd, alcun ticket prestabilito una coppia indicata come preferenziale: “La preferenza è assolutamente libera – conclude Ciaponi – non potrebbe essere diversamente”.
Poi Ciaponi, one man show per forza di cose, a fronte del silenzio necessario dei candidati, si concentra sulle sfide che il Partito Democratico deve portare avanti in questa complessa campagna elettorale: “Sappiamo che la Toscana non è esente dal momento di crisi vissuto dal Paese – spiega – ma Enrico Rossi, che nel suo tour verrà a trovare anche noi, ha fatto bene sino ad oggi e merita di poter continuare il percorso tracciato. Gli elementi portanti del suo programma, come il tema dell’occupazione e quello di un ulteriore sviluppo economico compatibile con le dinamiche ambientali, sono i cardini anche della nostra azione. Non possiamo non sottoscrivere, inoltre, il suo appello ad una Toscana unita, senza più cesure nette tra eccellenze ed aree che soffrono”.

Paolo Lazzari

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