Sanità, ItaliaUnica: “Montopoli e Castelfranco con Pisa o referendum”

“ItaliaUnica, forte della perfetta sintonia con la volontà popolare, espressa con circa 2mila firme, nei comuni di Castelfranco di Sotto e Monopoli Val d’Arno chiede ai rispettivi sindaci di accogliere le diffuse e pressanti richieste dei cittadini, aderendo convintamene e fin da subito all’area vasta Costa con Pisa”. Dopo una riunione del direttivo provinciale sul tema sanità, questa è la sintesi del coordinatore Paolo D’Addario che avverte i sindaci: “In caso contrario, ItaliaUnica appoggerà incondizionatamente il referendum proposto per il comune di Monopoli ed equivalenti iniziative che si manifestaranno nel comune di Castelfranco di Sotto”.

ItaliaUnica, nella sua analisi, parte da una considerazione più generale, che riguarda la riforma delle Asl toscane. “La decisione – spiega D’Addario – di passare da 12 Asl a 3 Aree vaste, spacciata come ottimizzazione dell’assistenza socio-sanitaria, servirà solo per dare un maggior controllo politico sui singoli presidi sanitari toscani a giunta e presidente della Regione. Appare utopistico pensare di abbattere le attuali liste di attesa con la creazione di nuove mega aggregazioni da oltre un milione di assistiti e con la contemporanea massiccia riduzione del personale medico e paramedico. Tutto questo finirà per far convergere, di fatto, su strutture private la gran parte degli utenti della sanità toscana, con aggravio di costi. Giustificare questa pseudo rivoluzione con la necessità di attivare politiche di risparmio ed efficientamento della stessa sanità regionale è totalmente falso, in quanto non vengono minimamente toccati in termini economici i ruoli dirigenziali e apicali, oltre al permanere di una sequela di carrozzoni quali per esempio le Società della Salute. In questa idea di falsa rivoluzione si inserisce la questione della collocazione nell’area Vasta fiorentina dei comuni del comprensorio del Cuoio”. ItaliaUnica ricorda che fin da aprile scorso, con appello formale ai sindaci del comprensorio ha chiesto un pronunciamento chiaro, sostenedo l’adesione di quelle municipalità all’Area costa non solo per vicinanza, affinità storica e geografica ma anche per qualità dei collegamenti e omogeneità legata ai servizi erogati ai cittadini del resto della provincia come acqua, raccolta e smaltimento rifiuti, Arpat, catasto, tribunale. “Buonsenso e la tanto decantata autonomia degli enti locali – spiega il coordinatore – di cui il Pd regionale e locale ha sempre fatto una propria bandiera, vorrebbero, come peraltro è nelle prerogative delle singole amministrazioni comunali, che si determinasse una adesione senza se e senza ma all’area vasta Costa. Ricordiamo che il comune di Santa Maria a Monte nel 1993 deliberò in piena autonomia di aderire all’Asl 5 Pisa. In realtà la sensazione è che anche Castelfranco di Sotto e Monopoli aderiranno, per puri interessi di carattere partitico e totalmente svincolati dalle esigenze e soprattutto dalla volontà dei cittadini, all’area vasta fiorentina. Tutto questo, oltre che continuare ad alimentare il disagio dei cittadini, aggraverà il bilancio della sanità toscana, con il permanere, anche nel comprensorio di veri e propri carrozzoni”.

 

 

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