Nuovo supermercato a S.Croce, la Lega: ‘Si va contro il Piano del Commercio’

Parla di una mancanza di coerenza la Lega Nord di Santa Croce. Una mancanza nei confronti del Piano di riqualificazione del commercio redatto nel 2012, ma anche dello stesso programma elettorale presentato due anni dal sindaco Deidda, dove si annunciava l’intenzione di “disincentivare l’ulteriore consumo di suolo”. In entrambi i casi, secondo gli esponenti della Lega, le volontà annunciata all’epoca cozzano in pieno con il progetto di un nuovo supermercato che starebbe per sorgere a Santa Croce (leggi qui Nuovo supermercato a Santa Croce).

È il progetto presentato dal gruppo Pirani, con sede a Cremona, che ha acquisito il grande terreno, già di proprietà del consorzio Etruria, posto via Garcia Lorca e via Caravaggio. Il tutto con l’obiettivo di realizzare nell’arco del 2017 un nuovo supermercato alimentare, probabilmente a marchio Conad, unito ad altri spazi commerciali.
“Agosto, per Santa Croce, è da sempre sinonimo di ferie e si stacca la spina per un po’ – dicono dalla Lega Nord – ma è proprio in questo momento che occorre stare attenti a quello che l’amministrazione ha intenzione di mettere in atto. È notizia di pochi giorni fa, infatti, la stesura di un progetto per una nuova area commerciale con supermercato e negozi. Questa notizia ci lascia stupiti ed indignati per molti motivi. Dal punto di vista commerciale, infatti, questo sesto supermarket si scontra nettamente con il Pir (il Piano di Riqualificazione del Commercio) redatto dopo un’indagine del 2012 della società Simurg (indagine pagata 32mila euro) dove si faceva esplicito divieto all’amministrazione, nella quale Deidda era all’epoca vicesindaco, di dare vita a nuove strutture alimentari di medie dimensioni”. Lo studio della Simurg, infatti, aveva messo in luce a Santa Croce un singolare squilibrio, con ben 5 medie strutture di tipo alimentare e un numero troppo esiguo di attività alimentari di piccole dimensioni: da qui la raccomandazione di prevedere sul territorio comunale solo medie strutture di tipo non alimentare, incentivando al tempo stesso il piccolo commercio di vicinato.
“Anche dal punto di vista della coerenza politica – aggiungono gli esponenti della Lega – ci dispiace per tutti i cittadini che hanno dato fiducia a questa amministrazione, perché se andiamo a rileggere il programma presentato al momento delle elezioni, alla voce “L’insostenibile consumo del suolo”, possiamo trovare scritto quanto segue: ‘Sì alla riqualificazione delle aree e dei manufatti dismessi, disincentivando il consumo di nuovo territorio’.Per concludere, vorremo una ‘amministrazione coerente’ che rispetti sia le linee guida che gli furono indicate dal Piano di riqualificazione del commercio, pagato profumatamente e mai considerato, sia il punto del programma Deidda noi evidenziato”.

 

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