Un consiglio aperto ma solo a certe condizioni, con regole precise, alcuni ospiti “selezionati” e solo quando ci saranno delle novità. Sarebbe questa la risposta data ai consiglieri di opposizione nell’ultimo consiglio della Provincia di Pisa, dove arrivava in discussione la mozione della maggioranza per il nuovo liceo Marconi al Fontevivo di San Miniato.

“In quell’occasione – racconta il consigliere Marco Rusconi – è stato dimostrato ancora una volta come la partecipazione che si vuol far credere in realtà non c’è mai stata. Il consigliere Benotti, infatti, anche su invito del comitato polo scolastico di San Miniato, ha ribadito in quell’occasione la necessità di un consiglio provinciale aperto, ma ci è stato risposto che potrà essere fatto solo con certe regole, con alcune persone selezionate e incaricate a parlare e solo quando ci saranno delle novità. Di fatto, nonostante i quattro siti individuati, è evidente che la volontà politica è sempre stata quella di andare a Fontevivo, senza alcun confronto e partecipazione”.
Sotto accusa, quindi, anche i contenuti stessi della mozione approvata dalla maggioranza: “Quello che appare incredibile – aggiunge Rusconi – è il fatto di non aver neanche preso in considerazione l’ipotesi del recupero della struttura di San Donato. Prima di andare a spendere 15 milioni, che nessuno ha capito dove saranno provati, magari era opportuno sapere quanto costa intervenire su una struttura che è già di proprietà della provincia, almeno per fare una valutazione”.
Nello stesso consiglio provinciale, i consiglieri di opposizione hanno anche abbandonato l’aula al momento della discussione sul bilancio. “Abbiamo fatto notare di aver ricevuto la relazione dell’organo di revisione solo nel pomeriggio del giorno prima. Non è possibile discutere e votare un bilancio in queste condizioni”. (g.p.)