C’è un anello mancante nel complicato ingranaggio della viabilità di Santa Croce. Una strada prevista dal regolamento urbanistico ma della quale ultimamente non si parla più. Una strada da poche centinaia di metri che permetterebbe davvero di migliorare la viabilità santacrocese creando finalmente un’alternativa all’imbuto di via di Pelle. È la posizione della consigliera Fulvia Quirici di Ricostruiamo Santa Croce, che torna a reclamare il prolungamento del braccetto della Bretella: la strada che permetterebbe di unire via Sant’Andrea con via Meucci costeggiando la vecchia zona industriale.

“Sui social, ma anche a giro per il paese – dice Quirici – l’argomento che “scotta” in questi giorni a Santa Croce sono le due rotatorie fra via di Pelle e via Roma. Molte delle lamentele derivano dal fatto che ormai sono diverse settimane che il cantiere è aperto e che, per quanto è possibile vedere quotidianamente, i lavori non stanno procedendo molto speditamente. Sempre ascoltando i “rumors” che circolano, la realizzazione delle rotatorie si rende indispensabile per arrivare ad una normalizzazione della situazione a lavori finiti”.
Secondo Quirici, invece, l’inaugurazione delle nuove rotatorie non sarà affatto risolutiva: “Sin dall’insediamento del consiglio comunale – ricorda – ogni qualvolta abbiamo trattato l’argomento viabilità, chiedo a gran voce che venga realizzata la strada di collegamento tra viale Meucci e la Bretella del Cuoio, ovvero la strada che lambisce a sud la vecchia zona industriale e che attualmente si ferma davanti all’edificio della mensa su Via San Tommaso. Quella è la sola soluzione per alleggerire il centro storico dal traffico industriale, ovvero quello che quotidianamente, due volte al giorno, confluisce nell’imbuto di via di Pelle. La situazione era già critica anche in precedenza e con la realizzazione di due rotatorie in sequenza, il rischio è che si aggravi. Analizzando infatti il tipo di affollamento veicolare che provoca i rallentamenti, si nota che si tratta di automobilisti che all’uscita del lavoro ritornano spesso in località extra comunali”.
Senza la nuova strada, infatti, la stessa Bretella finisce per non essere una valida alternativa alla coda di via di Pelle: “A poco vale che la Bretella sia ultimata e funzionante – fa notare la consigliera – se io mi trovo nella vecchia zona industriale, quella più a sud, non mi risulta affatto conveniente andare a imboccarla quasi all’altezza della provinciale Francesca Bis. Per questo è estremamente urgente provvedere al completamento, altrimenti sul centro cittadino continuerà a gravare un tipo di traffico che, per la sua stessa natura, non giova nemmeno al commercio. È altamente improbabile che chi contribuisce a incrementare la circolazione nei pressi del centro, uscendo dal lavoro, si fermi a fare acquisti nei negozi cittadini. Un secondo motivo di obiezione, anche questo ampiamente ribadito a partire dal primo consiglio comunale aperto sulle opere pubbliche, è che non è lungimirante rivoluzionare la viabilità in modo puntuale, senza una visione generale e per giunta partendo dal centro cittadino. È innegabile il bisogno di una revisione generaledel piano del traffico che a Santa Croce rasenta l’impossibile e per questo mi auguro che qualcuno presto si decida a mettere mano allo spinoso problema. Ma intervenire pesantemente su uno dei nodi nevralgici e anche in maniera abbastanza onerosa, mi pare una scelta un po’ azzardata: come è possibile stabilire a priori che quando si procederà alla revisione integrale del piano della viabilità, quanto è stato realizzato risulterà compatibile?”.