Rifiuti abbandonati, Oliveri: “Sindaco, più fatti e meno slogan”

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Enzo Oliveri, già vigile urbano e cittadino santacrocese, interviene sulla questione dei rifiuti abbandonati e delle telecamere.

“Apprendiamo dalla pagina facebook del sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, che grazie ad una segnalazione fatta alla polizia municipale da una cittadina, con tanto di foto scattata con il proprio cellulare di una targa di un veicolo dal cui finestrino era stato lanciato un sacchetto di spazzatura in via Gramsci (vicino ai giardini sull’Arno) è stato possibile, dopo alcune indagini, sanzionare la sola proprietaria del veicolo in quanto responsabile in solido dell’accaduto con una multa di 600 euro e non il diretto autore del lancio di un sacchetto di spazzatura, non potendo sapere chi lo ha lanciato, ma dall’articolo risulta che le occupanti del veicolo erano tutte e due italiane e santacrocesi. Fin qui tutto fila liscio, anzi complimenti alla signora che ha fatto la segnalazione”.

 

“La cosa – prosegue Oliveri – è stata particolarmente enfatizzata dal sindaco sulla sua pagina facebook e a tal proposito vorrei chiedere al primo cittadino e al comandante della polizia municipale, tirato in ballo nell’articolo: come mai non è stato fatto un articolo simile quando alcuni mesi fa abbiamo assistito al famoso lancio della ‘cacca’ dalla finestra di un appartamento in via Carducci, in pieno centro storico, sulla strada, sul muro del teatro Verdi e sul tetto di un manufatto all’interno della scuola Carducci? Anche lì furono effettuate indagini da parte del comando della polizia municipale e fu accertato che gli abitanti dell’appartamento non erano cittadini italiani. Quali provvedimenti furono adottati? Furono sanzionati? Denunciati ? Non si può sapere perché forse non sono italiani? In quell’occasione circolò sui social network anche un filmato ben visibile a tutti che dimostrava l’accaduto, molto più di una semplice foto! Quindi l’indagine non doveva essere così difficile e mettere nero su bianco come è stato fatto questa volta. Vediamo se come al solito il sindaco non risponde perché sa che ha nuovamente torto. Ma andiamo avanti. Il comandante dice che sono state elevate altre sanzioni per lo stesso motivo, quello dell’ abbandono di rifiuti, grazie all’utilizzo delle fotocamere, non telecamere. Benissimo. Perchè adesso il sindaco o lo stesso comandante non ci dicono a oggi quante ne sono state elevate, se sono state pagate e per ultimo non ci dicono se i responsabili dell’abbandono dei rifiuti sono ugualmente italiani o stranieri? Visto che in questa occasione, i responsabili, italiani, sono stati sottoposti, forse giustamente, al pubblico ludibrio per il gesto commesso, perché non farlo sempre? Potrebbe essere un deterrente per il futuro no?”

“Coloro che abbandonano i rifiuti – conclude Oliveri -, sono persone incivili e irrispettose nei confronti di chi fa correttamente il porta a porta e certi gesti debbono essere condannati sempre e comunque, senza distinzione di nazionalità. Il sindaco vuole davvero che Santa Croce sia un paese più pulito? Non bastano gli slogan, occorrono i fatti. Basta andare a controllare chi lascia la spazzatura abitualmente nei sacchi anziché nei contenitori. Basta andare a giro e vedere chi abbandona sotto casa ogni ben di Dio senza portarlo all’isola ecologica o chiamare per farsela portare via. Lo sa il sindaco che più del 25 per cento della popolazione santacrocese è straniera? E’ proprio sicura che tutti conoscono i servizi che offre il comune ? Come sono state avvisate queste persone: con le lettere scritte in italiano? Quindi sindaco: più fatti, meno slogan”.

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