Giglioli risponde a Guazzini: ‟Sì alle critiche, no alle provocazioni”

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Continua lo scambio epistolare tra l’attuale segretario del Pd di San Miniato Simone Giglioli e Manola Guazzini, ex assessore della giunta Gabbanini, nonchè predecessore proprio di Giglioli alla segreteria del Pd locale.
La vicenda è quella del concorso cinematografico San Miniato Movie, che ha scatenato molte polemiche per la denuncia della consigliera comunale Laura Cavallini, che ha puntato il dito sull’esclusione di suo figlio – il regista Mattia Catarcioni – dalla giuria del concorso. Da lì è partita una lettera aperta di Guazzini a Giglioli (leggi qui Caro Simone ti scrivo, lettera aperta di Guazzini a Giglioli sul caso Cavallini), che oggi ha risposto.

Ecco il testo del segretario Pd: 
“Cara Manola, mi chiedi di stupirti. Non so se ci riuscirò, ma rispondo ben volentieri alla tua lettera aperta.
E parto dal punto di fondo che, per me ma credo di poter dire per tutta la comunità del Partito Democratico, è ineludibile: quando si avanzano denunce di un certo tipo, le “sentenze” e le verità (a qualunque livello esse siano) non si stabiliscono al bar o dal parrucchiere, ma nelle sedi opportune e deputate a farlo. Noi non ci tiriamo indietro. Anzi. Chiederemo, così come abbiamo fatto sempre e abbiamo preteso anche su questa vicenda, che ci sia la massima trasparenza e sia fatta la chiarezza necessaria. Prima di tutto nell’interesse del PD di San Miniato che sono onorato di rappresentare. Sai benissimo, quanto pericoloso possa essere, oggi più di sempre, permettere che “il senso comune” si trasformi in verità assoluta.
La tua denuncia è altisonante, ma mi sia concesso un legittimo dubbio: l’impressione che ricavo dalla tua lettera è che tu abbia voglia di sfogarti più che di affrontare la questione di Mattia Catarcioni a cui è stato negato, dall’organizzatore, di partecipare a San Miniato Movie come membro della giuria. Non a caso, nella tua lettera, Mattia non viene neanche citato eppure, come giovane regista, merita tutta la nostra stima. Gli studi manzoniani ci uniscono: e più che un atto di coraggio di Renzo, il tuo mi sembra un tentativo da Azzeccagarbugli alla costante ricerca di elementi per smontare gli avversari. Peccato che gli avversari, Manola, dovresti cercarli fuori dal Partito Democratico, non al suo interno. Dimostrando così una miopia che purtroppo caratterizza diversi compagni e amici che hanno preferito seguire una linea che si scrive “sinistra” e si legge “risentimento personale”, a volte nei confronti di Renzi, stavolta nei confronti di Gabbanini. La conferenza di metà mandato non sarà una autocelebrazione. Sarà, piuttosto, un’occasione per fare il punto sulle cose fatte (perché sai, Manola, non è un delitto essere anche orgogliosi quando a livello locale, regionale o nazionale la politica riesce a passare dalle parole ai fatti!) ma certamente anche per guardare avanti, stabilendo le priorità per questo anno e mezzo che ci separa dalla fine del mandato e tracciando le linee programmatiche per la San Miniato di domani. A partire dal tema delle scuole e della sicurezza degli edifici pubblici, argomento che riteniamo fondamentale e prioritario per tutto il nostro territorio. È un dovere della politica, della buona politica, saper tenere insieme passato, presente e futuro ed è quello che come Partito Democratico abbiamo sempre fatto e continueremo a fare. Per questo le critiche, il confronto e la diversità di visione non ci spaventano. Anzi. Sono benvenute quando fatte con spirito costruttivo. Quando invece hanno il sapore del preconcetto e della provocazione invece no. Quelle non abbiamo né modo né tempo per potercele permettere.
Un abbraccio sincero,
Simone Giglioli

 

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