Candidato sindaco a Pisa, Rossi predica unità

Per il candidato sindaco di Pisa del post-Filippeschi il governatore Enrico Rossi predica unità e invita a parlare prima di programmi e poi di nomi. “Basta fare i conti, basta sapere un po’ di aritmetica per capire che serve unità”, ha detto a margine della firma di un protocollo d’intesa proprio per lo
sviluppo di Pisa.

“Bisogna bonificare il clima – ha affermato – bisogna non avere pregiudizi, bisogna non mettere veti, bisogna discutere dei programmi, bisogna ripartire dalle cose buone che a Pisa senz’altro sono state fatte”. “Riusciremo a trovare un’intesa – ha detto – anche sul programma, e penso che l’intesa sul programma potrà allargarsi non solo al centrosinistra, col Pd e la forza che noi stiamo provando a costruire che è Liberi e uguali, ma potrà allargarsi anche alle forze sociali”. Per il governatore toscano, la scelta del candidato sindaco viene dopo: “Si faceva così – ha sottolineato – e quando si faceva così la Toscana non si è mai persa”.

Il protocollo per Pisa
Sono 33 le priorità per lo sviluppo della città di Pisa e sono tutte riassunte e contenute nel protocollo che Comune e Regione hanno firmato oggi: un’intesa che vale almeno 600 milioni di risorse già programmate e forse anche più, di cui 430 solo per il nuovo ospedale e la risistemazione dell’ex Santa Chiara, con i lavori dell’ultimo lotto che saranno assegnati nei primi giorni del 2018. Si tratta di un protocollo che ha la caratteristica della visione d’insieme, che fa seguito ad una serie di accordi che hanno riguardato Pisa negli ultimi sei anni, dallo sviluppo infrastrutturale a quello sociale, dalla sanità alla sicurezza e prevenzione idraulica, dalla logistica alle attività produttive, dalla cultura al turismo all’urbanistica. Un’intesa che traccia un’agenda di lavoro, valida fino al te rmine della legislatura regionale e a cui potranno seguire accordi di programma per meglio dettagliare gli interventi necessari, su nessuno dei quali si parte da zero.
Ed eccole le priorità, da raggiungere ricorrendo anche a sinergie tra pubblico e privato. Per quanto riguarda le infrastrutture ci sono la viabilità a nord della città, con l’impegno a garantire le risorse necessarie alla progettazione esecutiva dell’opera e 13 milioni arrivati nei giorni scorsi dal Cipe, la rotatoria di via Emilia, la promozione del People Mover e un impegno a sollecitare il gestore dell’aeroporto a garantire gli investimenti (una quarantina di milioni), senza ritardi, già previsti dal piano di sviluppo del Galilei. Ci sono ancora l’osservatorio sulla Darsena Europa che dovrà monitorare l’adempimento delle prescrizioni e raccomandazioni in materia ambientale e di salvaguardia dal fenomeni di erosione della costa, la navigabilità dell’Arno tra il ponte della cittadella e la foce, il miglioramento del collegamento ferroviario verso Firenze, più veloce, con più treni e maggior comfort, la ciclopista dell’Arno e Tirrenica (5,3 milioni), la busvia tra la stazione centrale e l’ospedale di Cisanello (altri 25 milioni).
Per quanto riguarda sociale e sanità si parla del completamento del progetto di case popolari nel quartiere S.Ermete (6,6 milioni), con alloggi da affittare a canone sostenibile, e del completo superamento del campo rom di via Maggiore di Oratoio con l’inclusione socio lavorativa delle persone in carico ai servizi sociali e l’inserimento abitativo per chi può averne diritto e condizioni di reddito per sostenerlo. Ci sono appunto la valorizzazione e il rilancio dell’area ex Santa Chiara, l’opera più impegnativa dal punto di vista finanziario, con il recupero del patrimonio immobiliare esistente in base alla gara in corso, e il rinnovo dei progetti Pisa che cammina e Pisa che mangia sano.
Un tema importante è la sicurezza idraulica e la prevenzione del rischio idraulico: una partita da quasi sessanta milioni. Il primo punto, preliminare ad ogni programmazione, è l’individuazione di un tavolo operativo tra Regione, Comune e Autorità di Bacino. Nel protocollo si elencano poi il progetto del nuovo canale degli Scoli nell’area Saint Gobain (3.7 milioni), la sicurezza idraulica di Pisa Nord e Porta a Lucca (3,8 milioni), con la Regione che si impegna a valutare il finanziamento dell’intervento proposto da Comune e Consorzio di bonifica, il completamento del primo lotto del Canale Scolmatore (15 milioni) e l’impegno a reperire le risorse finanziarie necessarie per il secondo (51 milioni in tutto) con la manutenzione straordinaria delle arginature che dovrà accompagnarsi all’adeguamento pure di quelle del reticolo affluente nei tratti di rigurgito.
Su logistica e attività produttive le priorità contemplano il canale Navicelli (3,1 milioni), il piano strategico per l’area pisana e il progetto Why Invest in Pisa, ovvero la rete locale di attrazione di investimenti. Si rimarca, su cultura e turismo, il sostegno e la collaborazione alla realizzazione degli eventi già in programma per il 2018 (a partire dall’Internet festival e il Festival della robotica), la volontà di istituire un tavolo di coordinamento permanente Comune-Regione-Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli e si conferma la partecipazione alla realizzazione e al compimento della cittadella galileiana (5 milioni), luogo di attrazione del turismo culturale e scientifico, spazio anche di ricerca, start up e divulgazione scientifica. Ci sono anche la stazione Marconi a Coltano (2,5 milioni), con la promozione di un tavolo di confr onto tra Comune, Regione, Ministero e Università per il suo recupero, il teatro Rossi su cui raggiungere un’intesa sulla proprietà e lo sviluppo poi di un piano di recupero e gestione e le Manifatture Digitali Cinema di Pisa, nelle ex Stallette della Cittadella Galileiana, pronte ad essere inaugurato il prossimo gennaio con collaborazione con le imprese high-tech.
L’ultimo capitolo riguarda gli interventi urbanistici e sui quartieri: lo spostamento della caserma della Polizia presso piazza Vittorio Emanuele II e il ricollocamento di tutti gli uffici coinvolti nell’eventuale trasferimento, il passaggio di proprietà di piazza Viviani dall’azienda ospedaliero-universitaria al Comune, la garanzia del finanziamento annuale per la manutenzione delle spiagge di ghiaia a Marina di Pisa, il recupero dell’area a verde della Cittadella (3 milioni), il parco urbano di Cisanello su cui la Regione valuterà il possibile finanziamento di una parte del secondo lotto, il progetto 4(i) Passi nel futuro (8 milioni) già finanziato dalla Regione, le strade di Coltano e la valorizzazione dell’immobile di proprietà regionale di Ospedaletto per le attività di protezione civile e dell’attività della colonna mobile.

Il commento di Rossi e Filippeschi
“L’opera più importante – sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi – riguarda l’ospedale di Cisanello e la sistemazione dell’ex Santa Chiara. Farà di Pisa uno degli ospedali più moderni, grandi e attrattivi della Toscana ma sarà anche un’occasione di riqualificazione per la parte vecchia, vicino alla Torre e a Piazza dei Miracoli. La Regione ci lavora dal 2002 e per la ripresa dopo l’Epifania il presidente ha annunciato l’aggiudicazione della gara”. Ma non c’è solo l’ospedale. C’è la ferrovia, c’è l’aeroporto e si sono gli interventi su ampie parti del tessuto urbanistico, figli dei piani integrati di sviluppo urbano di cui “quello di Pisa – annota Rossi – è stato uno dei migliori presentati in tutta la Toscana”. E ci sono, prosegue il presidente, anche le case popolari. “Trentatré progetti che danno prospettiva – riassume il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi – e lo fanno con un segno ambientale e sociale forte, per la fine del mandato comunale e per chi verrà”. “Un accordo – riprende Rossi – che è di verifica ma anche di rilancio, con investimenti come abbiamo fatto in molte altre città”.
Il sindaco di Pisa ricorda gli interventi previsti sulla tangenziale nord, per cui sono stati stanziati nei giorni scorsi 13 milioni, e il progetto di busvia in sede protetta che collegherà il centro storico con Cisanello. Si sofferma anche sullo sviluppo dell’aeroporto e sul people mover. “Ci sono importanti scelte innovative in quest aintesa– dice -, come quella per il finanziamento di una rotatoria sulla via Emilia all’altezza di Montacchiello”. Si prende impegno per la navigabilità dell’Arno, ma anche per il completo superamento del campo Rom di via Maggiore di Oratorio. “l’ultimo rimasto – spiega ancora Filippeschi – sia pur dimezzato”. “Si tratta di tante opere – conclude Rossi – e su nessuna partiamo da zero. Sono infatti tutte in corso di progettazione, a volte già anche con il cantiere avviato, o in in corso di finanziamento”.

Il commento del consigliere regionale Antonio Mazzeo
“La firma di questo protocollo – ha detto il consigliere regionale Mazzeo a margine della firma – dimostra una volta di più quanti e quali siano i frutti della collaborazione che stiamo portando avanti tra Regione e Comune di Pisa e quanto sia importante avere una interlocuzione forte ed autorevole a livello istituzionale in quei luoghi dove vengono prese le decisioni e stanziate le risorse”. “Amministrare bene – commenta – significa dare risposte quotidiane a tutti coloro che vivono la città ma anche avere la capacità di iniziare a progettare il futuro. Questo documento va proprio in quella direzione e contiene risposte concrete in materia di infrastrutture, sociale, sanità, sicurezza, ambiente, sviluppo, cultura e turismo. Al tempo stesso non possiamo dimenticare le risorse che, anche grazie alle forti sollecitazioni che come Regione abbiamo fatto per lo sviluppo del nostro territorio, sono arrivate dal governo attraverso la rimodulazione delle opere infrastrutturali già finanziate dal Cipe. Penso in modo particolare ai 13 milioni per finanziare i primi due lotti della Tangenziale Nord-est sia ai 6 milioni per il Canale dei Navicelli. Nel primo caso si tratta di un’opera attesa da anni, che per molti era destinata a rimanere nel libro dei sogni, ma sulla quale abbiamo invece lavorato con grande forza perché potesse finalmente trasformarsi in realtà. Nel secondo caso il progetto, che ha nel comune di Pisa il soggetto attuatore e necessita ora della compartecipazione anche dei privati per 6,25 milioni di euro, prevede la realizzazione di una conca di navigazione all’intersezione tra il canale e l’A12 in corrispondenza del viadotto. Si tratta di un’opera fondamentale per lo sviluppo economico della città perché in grado di stimolare ulteriormente la cantieristica navale lungo il canale. Aumentando l’altezza di quello che oggi è il punto più critico, infatti, grandi imbarcazioni potranno transitare direttamente tra la darsena pisana e il porto di Livorno”

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.