Fontanelli (LeU): “Con noi un forte partito di sinistra”

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“Un voto a Liberi e Uguali per un forte partito di sinistra. Noi vogliamo riportare il Pd e il centrosinistra dalla parte della lotta alle disuguaglianze, degli investimenti pubblici per il lavoro e per migliorare la sanità pubblica. Il 4 marzo inizia il vero lavoro per la sinistra unita” lo annuncia il candidato di Liberi e Uguali al Senato Paolo Fontanelli.

“Pensiamo a quelle politiche sbagliate del Partito democratico – spiega Fontanelli -, che hanno aperto la strada alle destre su lavoro, scuola, con i bonus che hanno avuto più un eco propagandistico che non un vero provvedimento contro la crisi. Oggi – prosegue – 9 contratti su 10 sono precari in base a dati Inps, circa 10 milioni di cittadini rinunciano a curarsi perché non arrivano a fine mese, questo non è accettabile: la sanità universale è una conquista di civiltà che dobbiamo difendere ogni giorno. Lo dico perché Liberi e Uguali vuole che la sinistra riprenda forza con i suoi valori, i suoi obbiettivi e si ragioni, piuttosto che urlare, per dare politiche di svolta al Paese. Scuola, università, ricerca, c’è bisogno di tornare a investire in questi settori. La tutela del territorio è un altro aspetto non più rinviabile. La prevenzione è anche una grande opportunità di investimento da parte delle aziende del settore”. Fontanelli, tra l’altro originario del Val d’Arno inferiore (nato a Santa Maria a Monte e cresciuto, anche politicamente, a Santa Croce sull’Arno), non tralascia i grandi temi che trovano stretta rispondenza sul locale: “Il rispetto dei diritti dei lavoratori, della loro dignità, è fondamentale, come il rispetto dell’ambiente e della legalità: sono aspetti che ho portato sempre avanti nella mia militanza di sinistra, in particolare quando facevo politica nel comprensorio, che si regge proprio su questi principi”. Il candidato al Senato non risparmia poi attacchi su un fisco ingiusto e mal distribuito: “La Flax tax è una presa di giro, serve solo a fare pagare meno tasse alle grandi ricchezze, quelle poche che hanno grandissimi introiti da finanza e enormi rendite. Si pensa che se i super ricchi pagano di meno forse si possono dare le briciole alle fasce sociali più in difficoltà, che ora sono molto estese, finanche alla classe media. Ma non è così: solo con tasse progressive, che puntino a recuperare entrate dalle grandi ricchezze, si può garantire una sanità pubblica efficiente, nuove opportunità di lavoro e investimenti nella ricerca e nell’istruzione. Aiutiamo piuttosto l’impresa che produce e non chi si arricchisce su transazioni di borsa, speculazioni finanziare e rendita non produttiva. Liberi e Uguali non ha ammorbato gli elettori con programmi stratosferici e promesse elettorali impossibili – conclude Fontanelli -, ma ha preso una serie di punti fondamentali per il cambiamento del Paese che si può realizzare solo con un voto chiaro, a sinistra: l’unico vero voto utile contro ingiustizie e diseguaglianze che hanno prodotto la crisi”.

 

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