Cordone guida le Lega Fucecchio: squadra e programma foto

Ancora non si può dire ufficialmente e con certezza in quanto valutazioni a livello nazionale e regionale sono ancora in corso, ma con ogni probabilità, se la candidatura a sindaco di Fucecchio toccasse alla Lega, il candidato sarà Marco Cordone, già segretario della sezione empolese Valdelsa. Questa mattina, mercoledì 20 marzo, al mercato in piazza XX settembre, la Lega ha presentato la sua bozza di programma in una conferenza aperta a tutti.

“Noi siamo qui – ha detto Cordone – per presentare un programma che sappiamo di poter mantenere, non il libro dei sogni. Noi parliamo di cose concrete. Noi saremo l’orecchio della gente perché noi, a differenza d’altri, sappiamo ascoltare. Riprendiamoci le chiavi di casa nostra – questo lo slogan scelto per la campagna elettorale – vale sia per le comunali che per le europee. Il 26 maggio quasi sicuramente voteremo per entrambe le consultazioni e noi correremo con lo stesso simbolo”. Il primo punto del programma riguarda la sicurezza: la richiesta che il partito fucecchiese intende fare, è di allargare quanto già previsto nel cosiddetto decreto legge sicurezza e di dotare di pistola teaser anche gli agenti dei comuni sotto i 100mila abitanti. Inoltre, aumentare il numero di agenti delle forze dell’ordine presenti sul territorio raggiungendo la proporzione di un agente ogni 1000 abitanti, nonché installare telecamere di videosorveglianza ad alta definizione. Per quanto riguarda l’assegnazione delle case popolari, tema molto caro al partito di Matteo Salvini, è intervenuto Andrea Picchielli, coordinatore provinciale dei giovani della Lega: “Quello che vogliamo fare noi – ha detto Picchielli – è, sull’esempio di Cascina, verificare se chi fa domanda per le case popolari possiede già immobili all’estero, e deve presentare una certificazione rilasciata dall’ambasciata del paese di provenienza. Questo per evitare che vengano assegnate case popolari a chi non ne ha un effettivo bisogno fidandosi esclusivamente dell’autocertificazione”. 

 

Per il decoro pubblico Cordone propone di migliorare l’illuminazione delle vie del centro visto che “il buio favorisce la delinquenza”, ma i progetti, assicura, non riguarderanno solo il centro storico ma anche le nove frazioni: “Ognuno di noi – ha detto Cordone – di prenderà un’area del comune e dovrà essere il riferimento di quella zona”. Poi ancora, la necessità di riportare le attività commerciali in paese, migliorare la viabilità e sfruttare le enormi potenzialità culturali offerte, ad esempio, dalla via Francigena, una revisione delle aliquote sulle imposte comunali per un sistema meritocratico della tassazione per chi fa bene la differenziata, l’installazione di ecocompattatori. E, infine, una provocazione all’attuale sindaco Alessio Spinelli: “Sulla questione dell’autovelox a San Pierino, il signor Sindaco, a gennaio aveva detto che avrebbe fatto degli accertamenti. Ci piacerebbe sapere a che punto sono gli accertamenti che aveva promesso il signor Sindaco”. A dare man forte a Marco Cordone c’era la squadra della Lega, tra cui, certamente, qualche futuro candidato in lista. Nataly Martini, Barbara Pieri, Paolo Lastrucci, Gianmarco Porciani, Marco Vinicio Bonaccorsi, Beatrice dell’Albani sono alcuni dei presenti. Lo scenario politico di Fucecchio si presenta frammentato sia da una parte che dall’altra. “In generale, io sono per i partiti – spiega Cordone – le liste civiche nascono e muoiono nel comune in cui si presentano. La Lega, invece, se dovesse vincere, sarà possibile trovarla in consiglio comunale, in regione, in parlamento, alle europee. È un voto di continuità. Noi vogliamo riproporre lo schema con cui ha vinto Susanna Ceccardi a Cascina: una coalizione di partiti di desta con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia”.

Giuseppe Zagaria

 

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