Lambertucci: “Il centrosinistra ha favorito la grande distribuzione”

“Da parte di tutti gli esercenti intervenuti sono emerse le condizioni di degrado, di incuria e di insicurezza in cui versa il centro storico. Un centro storico in queste condizioni, è la tesi di fondo, non può essere attrattivo né per i clienti dei negozi né per l’eventuale apertura di nuove attività commerciali. Né può esserlo se prima non vi si portano dei servizi, che invece sono stati progressivamente tolti”, questo il riassunto dell’incontro dato dalla squadra di Lambertucci.
Centro storico, mercato, attività commerciali avviate e da avviare, eventi, questi sono i temi affrontati dai commercianti di Santa Croce sull’Arno insieme ad Alessandro Lambertucci, il candidato sindaco del centro destra che ha iniziato la sua campagna di ascolto in vista del 26 maggio.

“Mancano anche, a detta degli intervenuti all’incontro, – spiega Lambertucci – misure di incentivazione economica verso chi vuole aprire dei negozi, cosa che invece è stata fatta in altri comuni, e manca una programmazione e un’organizzazione complessiva del settore, che si potrebbe attuare ascoltando le esigenze di chi ogni giorno alza la saracinesca e non imponendo modelli dall’alto, come troppe volte è stato fatto negli anni scorsi, o mostrando improvvisazione e pressapochismo”.
“Molta preoccupazione – sottolinea l’avvocato oggi candidato per il centrodestra alle amministrative di Santa croce sull’arno – è stata inoltre espressa dagli operatori economici per una politica che ha sovente favorito la grande distribuzione a scapito del piccolo commerciante”.
“Abbiamo notato – speiga ancora Lambertucci – un generale scontento rispetto all’attuale organizzazione del mercato, che così come è scontenta sia gli ambulanti sia i santacrocesi. Anche gli eventi organizzati sul territorio comunale, che spesso sono stati presentati come la panacea di tutti i mali, non bastano a ridare vita al tessuto civile e sociale di Santa Croce, soprattutto se non sono poi adeguatamente supportati a livello di comunicazione, ad esempio la Festa dell’Amaretto o Santa Croce in piazza, e se si guarda con sospetto ad altre iniziative che pure, nel tempo, sono state portate avanti dagli stessi commercianti, come la Festa della Birra”.

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