Lambertucci: “Deidda ha reso i santacrocesi stranieri a casa”

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Dura la polemica che scaturisce dalla reazione del centrodestra alla serata elettorale del sindaco uscente Giulia Deidda al teatro Verdi. Alessandro Lambertucci il candidato del centrodestra infatti non lascia cadere nel vuoto i numeri e i concetti espressi da Deidda e ne da una lettura diversa, cercando di calare i numeri nella realtà dei cittadini di Santa Croce.

“Durante la presentazione della sua campagna elettorale al Teatro Verdi, la sindaca uscente di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda – spiega Lambertucci – oltre a spacciare per interventi miracolosi atti di ordinaria amministrazione come la rimozione dell’amianto (cosa casomai avvenuta con colpevole ritardo, in un Comune da sempre governato dalla stessa parte) – ha snocciolato numeri su numeri senza soffermarsi su cosa essi rappresentano, rivelano o nascondono”.
“Proviamo ad aiutarla noi – dice Lambertucci -, coinvolgendo i cittadini santacrocesi. Sono ben spesi i soldi investiti nei parchi e nel verde pubblico, quando poi sono quotidiani, in quei parchi, gli spettacoli di panchine rotte, giochi divelti, siringhe abbandonate, incuria e altri episodi di degrado? I soldi – incalza Lambertucci – spesi per l’ammodernamento delle scuole le hanno rese davvero più sicure? I soldi spesi per quello che lei considera il biglietto da visita del paese, piazza Matteotti, hanno reso la piazza stessa più bella e più vivibile o l’hanno trasformata ulteriormente in un grande e anonimo parcheggio? I soldi erogati per il sostegno al commercio che ritorno hanno avuto sul territorio se è vero, come è vero, che i commercianti che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi ci hanno detto che è sempre più difficile aprire nuove attività e che questi cinque anni sono stati contrassegnati da arroganza e incompetenza nel settore? Sono ben spesi i soldi per la cultura, quando vengono realizzate mostre che non dicono nulla alla comunità santacrocese e spettacoli teatrali sempre uguali a se stessi e sempre realizzati dalla solita compagnia di giro?”
“Poi ci sono altri numeri – continua Lambertucci – quelli dei soldi non spesi, come per le telecamere in centro, chieste a gran voce e mai realizzate, specie dopo i recenti atti di criminalità, quelli della percentuale di cittadini stranieri, vantata come un indice di progresso ma invece pericolosa per l’atteggiamento lassista di un’amministrazione che ha promosso un’integrazione sbagliata, rendendo i santacrocesi stranieri a casa propria e spesso penalizzandoli nell’erogazione dei servizi sociali. Quelli (i soldi) della raccolta dei rifiuti, sempre meno differenziata e sempre meno conveniente, quello dei tanti mutui, debiti che ricadranno sulle spalle delle generazioni future, accesi nonostante Santa Croce abbia il reddito pro capite più alto del Comprensorio. Contrariamente a quanto fa la Deidda, noi non scriveremo un libro dei sogni, come l’opuscolo che ha da poco mandato a tutte le famiglie, nel quale tra l’altro continua a promettere cose, come se al governo fino ad oggi ci fossero stati altri e se lei fosse vissuta su Marte. E contrariamente a quanto lei pensa, non siamo barbari che vengono a distruggere una realtà sana. In primis perché distruggere più di quanto è stato fatto finora è difficile, e soprattutto perché le nostre proposte sono puramente ispirate al buonsenso, alla voglia di tornare protagonisti delle proprie vite, alla riscoperta delle radici e delle identità, all’intenzione di creare comunità a misura dei nostri figli”.

 

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