Liceo Marconi, CambiaMenti incontra la Provincia: “Ripartire dalla sede storica”

“Lavorare seriamente per un progetto che parta dall’attuale sede storica e che combini la soluzione del problema della localizzazione del polo scolastico con quella del consolidamento del versante”. C’è questo tra i suggerimenti che i consiglieri del gruppo CambiaMenti Manola Guazzini e Matteo Squicciarini hanno sottoposto al presidente della provincia di Pisa Massimiliano Angori. Lo hanno incontrato per parlare del liceo Marconi o, meglio dei tre licei: la sede storica di via Catena, quella all’interporto di San Donato e l’attuale a La Scala.

“Il grande edificio di proprietà dell’amministrazione provinciale di Pisa all’Interporto di San Donato – ricordano i consiglieri comunali -, dove è stato collocato il liceo Marconi fino al 2016, acquistato nel luglio 2009 con un investimento di 7.352.000 euro e su cui la Provincia continua a pagare interessi su mutuo di circa 150mila euro l’anno, dichiarato inagibile a ottobre 2016 per un cedimento dei solai, è attualmente vuoto e inutilizzato. Il liceo è attualmente collocato in una sede provvisoria a La Scala, per cui viene pagato un affitto di circa 23mila euro al mese per i primi 6 mesi a una società milanese. Intanto la sede storica del a San Miniato è abbandonata da anni e non è assolutamente chiara l’intenzione dell’Amministrazione sulla destinazione finale dell’edificio attualmente inagibile e dell’area. E questo pesa anche sulle prospettive di sviluppo dell’Itc Cattaneo, collocato di fronte, che ha anch’esso qualche problema di manutenzione e ha comunque problemi di espansione. Sono fioccate, attraverso atti dell’Amministrazione Comunale (studi e progettazioni profumatamente pagati e acquisizione nel gennaio 2017, da parte del Comune, con mutuo pluriennale e sulla base di una variazione a un bilancio approvato un mese prima, dell’area di Fontevivo a San Miniato Basso, indicata come sede idonea del Liceo in uno studio preliminare smentito poi da uno studio successivo) oltre che attraverso voci ufficiali e ufficiose, le più diverse proposte di localizzazione. La Provincia ha pubblicamente dichiarato nel marzo 2017 di non aver mai ricevuto dal Comune di San Miniato il progetto cosiddetto Posarelli, finalizzato al recupero della sede storica con lavori di sistemazione idrogeologica, adeguamento e ampliamento anche ai fini delle necessità di espansione del Cattaneo, che era stato realizzato su incarico del Comune di San Miniato con determina n. 240 del 23 Aprile 2012. Il gruppo Consiliare CambiaMenti ha ribadito al Presidente della Provincia quelli che ha definito, nel proprio programma elettorale, i ‘paletti’ da cui partire per arrivare a una localizzazione, che deve essere ispirata a criteri di scelta politica che precedono qualunque ‘studio di fattibilità’ e che costano assunzione di responsabilità ma non soldi”.
Per Cambiamenti, dunque, “ci deve essere un’effettiva assunzione di responsabilità comprensoriale, che non può assolutamente consistere in una consultazione, magari telefonica, degli altri sindaci da parte di quello di San Miniato. In una situazione come quella che abbiamo, con ben tre sedi tra pseudoprovvisorie, pseudodefinitive e realmente abbandonate, non si può indicare nessuna soluzione che comporti un ulteriore consumo di territorio e si deve integrare la soluzione del problema della localizzazione del Liceo con quella di altri problemi di portata comprensoriale, come la prospettiva dell’Itc Cattaneo, la costituzione di un polo scolastico integrato con servizi di interesse cittadino, il consolidamento del versante settentrionale della collina di San Miniato e una politica di effettiva riqualificazione del centro storico di San Miniato. Il presidente Angori ha cortesemente ascoltato le posizioni espresse dal gruppo CambiaMenti”.

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