“Italia Viva rafforza la maggioranza di centrosinistra”

“Santa Croce sull’Arno è un comune dove il centrosinistra si è sempre presentato per governare unito”. Lo chiarisce la sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda precisando che “Apparteniamo tutte e tutti a questa tradizione: Partito Democratico, Socialisti, partiti della sinistra vecchi e nuovi. Oggi c’è una novità e non è una novità piccola. Perché due membri del Partito Democratico, che fanno parte della giunta, hanno aderito al progetto di Italia Viva. I motivi per cui lo hanno fatto non riguardano il programma per Santa Croce sull’Arno. I motivi per cui lo hanno fatto riguardano le scelte a livello nazionale, sulla forma partito e su materie economiche, ma anche sulle politiche del lavoro”.

Dopo la decisione di Nada Braccini e Marco Baldacci di lasciare il Pd per seguire Matteo Renzi (Pd addio: a Santa Croce le prime defezioni. Due assessori verso Italia Viva), Deidda ci tiene a precisare che nella giunta, espressione di una maggioranza eletta con un programma di centrosinistra, non cambia niente. Non cambia a Santa Croce, ma in senso più ampio forse si: “Chiunque – continua Deidda – pensi che non cambi nulla, però, si sbaglia. Arriveranno le regionali. Arriveranno passaggi importanti per tutti noi che facciamo politica. E a volte ci ritroveremo insieme e altre volte divisi. Come tante altre volte è successo negli anni. Cambieranno tante cose, speriamo in meglio per chi, come noi, ha sempre messo davanti l’interesse collettivo piuttosto che il tornaconto di pochi. Noi vogliamo immaginare che Santa Croce sia il primo laboratorio di alleanze civiche immuni da logiche correntizie e fertili dal punto di vista delle buone pratiche”.
Un’alleanza, spiega ricordando la campagna elettorale e il periodo ancora precedente, stretta “Quando nei territori vicini e in tutta la provincia di Pisa o di Firenze la sinistra riusciva a dividersi anche in tre pezzi. Quando ci sono state turbolenze importanti a livello regionale e nazionale (si pensi alla nascita del Partito Democratico) e sia quando la destra è stata divisa e debole, che quando la destra è stata unita e forte, i santacrocesi che condividevano idee, valori, principi che partivano dal lavoro, dai diritti e dal progresso hanno sempre saputo rafforzare i punti in comune per costruire programmi di governo, privilegiando l’unità ai distinguo e la pragmaticità alla teoria. Ma anche – ed è forse questo, se ce n’è davvero uno, il segreto del successo di questo modo di agire – privilegiando la trasparenza all’ipocrisia”.
Rispetto al cammino insieme, poi, “Se mettiamo in fila quello che a Santa Croce abbiamo cominciato a fare in questo secondo mandato della lista Con Giulia Deidda Sindaco vediamo: 400mila euro di investimenti pubblici tra Nido Petuzzino, Palestra di Staffoli (dove abbiamo anche tolto l’amianto a tempo record) e Casa di Riposo Meacci. Vediamo come primo atto del consiglio comunale la destinazione di oltre mezzo milione di euro destinati ad investimenti pubblici sulle nostre scuole, sui nostri impianti sportivi e sulla qualità urbana del territorio in generale. Vediamo i centri estivi fatti anche a settembre, un’idea e una realtà vincente per gli operatori e per le famiglie, ma soprattutto un’altra grande occasione educativa per i ragazzi e i bambini. Vediamo come abbiamo lavorato, fin da subito, al grande tema del diritto alla casa programmando insieme ad Apes la manutenzione straordinaria del patrimonio erp che ci consentirà di procedere a oltre 10 assegnazioni in più. Vediamo come abbiamo iniziato fin da subito a lavorare perché la nostra offerta culturale sia sempre più accessibile a tutti, penso all’opportunità di ricevere a casa i libri dalla biblioteca per le persone che non possono muoversi e penso alla riconferma di importanti progetti come quello di Villa Pacchiani sull’arte contemporanea e ancora ai laboratori estivi di teatro per ragazzi. Vediamo gli incentivi per togliere l’amianto dalle abitazioni private a cui stiamo per dare il via e una riorganizzazione complessiva del nostro sistema di raccolta dei rifiuti verso una tariffazione puntuale. Vediamo anche investimenti privati, che sono un bellissimo sintomo quando si parla di economie del territorio. Chiunque riesca a scorgere nella nostra azione, coerente e aderente con il programma con cui siamo stati eletti per governare Santa Croce sull’Arno, qualche discrepanza a causa della nascita di Italia Viva, alzi la mano e si assicuri di spiegare bene perché. La destra santacrocese chiede elezioni, mette in discussione, abbaia forte. E chi l’ha votata applaude. È comprensibile, come atteggiamento. Ma è inaccettabile come ragionamento! Primo: chi dice che questo dimostra che non siamo una lista civica si sbaglia. Perché proprio dalla trasparenza di atteggiamenti di ognuno di noi (e quindi anche di Baldacci e Braccini) emerge la forza di una lista unita da un insieme di idee per Santa Croce e non di piccoli interessi correntizi. Secondo: chi dice che per questo si deve andare a votare, a parte il fatto che è sprovvisto delle nozioni base di educazione civica (meglio pensare che faccia finta), è bene che prima si informi su cosa intende fare la giunta attuale di diverso, alla luce del passaggio dal Pd a Italia Viva di due suoi membri. Chi ha votato Baldacci e Braccini non lo ha fatto barrando il simbolo del Partito Democratico, ma quello della coalizione di centrosinistra. Loro non hanno usato il Pd per ‘introdursi’ nell’amministrazione. Ma anzi. Tutti ci abbiamo messo la faccia, il nome e le idee, le competenze, il tempo, le energie e ci siamo dati da fare e ci diamo da fare e lo faremo nei prossimi anni, per una Santa Croce ancora più bella e ancora più giusta. E – citando proprio il nostro programma – per una città viva, per una città nuova”.

 

 

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