Il corpo era sotto un pontile. Ritrovato il pensionato foto

Il corpo senza vita galleggiava sotto a un pontile. Quello che lui stesso aveva risistemato dopo i danni dell’alluvione del 2013. I sommozzatori di Livorno lo hanno ritrovato poco dopo le 19 di oggi 14 dicembre nelle acque del bacino di Roffia.

Si tratta di un artigiano in pensione, Mario Petrozzino di 76 anni, che viveva a La Scala. L’uomo svolgeva dei piccoli lavori a titolo di volontariato per gli impianti sportivi che si trovano sulle sponde del bacino. Oggi, però, non è rincasato per pranzo come faceva ogni giorno e nel primo pomeriggio la famiglia ha dato l’allarme alle forze dell’ordine, denunciandone la scomparsa. I carabinieri di San Miniato hanno avviato subito le ricerche e dopo che il furgone dell’uomo è stato ritrovato vicino al lago, sono iniziate le indagini anche in acqua. Prima delle 17, sono intervenuti i vigili del fuoco di Castelfranco di Sotto e poco dopo sono arrivati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco di Livorno che si sono calati in acqua nella zona del pontile dove l’uomo stava facendo, in questi giorni, altri lavori e lì hanno fatto il macabro rinvenimento. Sotto il pontile hanno trovato il pensionato privo di vita. Una morte singolare che al momento lascia varie ipotesi aperte. Dopo il rinvenimento, la salma è stata trasportata a Pisa all’istituto di medicina legale dove sarà l’esame dei medici a stabilire se si è trattato di un incidente o di un gesto volontario e soprattutto se Petrozzino è morto per annegamento. Secondo le prime indiscrezioni, il corpo dell’uomo presentava una contusione sulla testa e questo potrebbe far pensare a un incidente. Quando i carabinieri hanno ritrovato il furgone dell’uomo vicino agli impianti sportivi, il veicolo era aperto e sul sedile a lato vi erano gli occhiali del pensionato e i documenti. Sul furgone, inoltre, non vi era nessun utensile: questi elementi in un primo momento avevano fatto pensare che potesse trattarsi di un gesto volontario, ma poi, visto come è stato ritrovato il corpo, l’ipotesi dell’incidente si è riaperta. I vigili del fuoco di Castelfranco, prima hanno provato a ispezionare il lago con un natante, poi però visto che le ricerche non davano nessun esito, sono stati allertati i sommozzatori di Livorno che una volta arrivati hanno cominciato le ricerche proprio dalla zona del pontile dove hanno trovato il corpo dell’uomo dopo circa un’ora di indagini in acqua. A far dubitare dell’ipotesi del gesto volontario inoltre contribuisce il fatto che in questo periodo dell’anno il lago è particolarmente basso e anche nella zona centrale in alcuni punti si raggiungono poche decine di centimetri di profondità. Adesso comunque sarà il medico legale a fare chiarezza sulle possibili cause della morte.

 

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