Qualità dell’aria: Santa Croce prima per sforamenti Pm10

Il 2015, ormai agli sgoccioli, potrebbe essere ricordato come un anno negativo su fronte della qualità dell’aria nel Comprensorio del Cuoio con ben 47 giorni in cui il carico della polveri sottili nellaria è andato oltre i limiti di legge.

Questo almeno è quanto emerge dai primi dati, parziali, sui livelli di polveri sottili, ed in particolare per le Pm10, sigla che identifica una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, la cui presenza nell’aria è legata in particolar modo ai livelli del traffico, all’attività di impianti di riscaldamento e industriali, ovvero in prevalenza l Pm10 più genricamente le Pmx si producono ogni volta che si ha la cambustione di un idrocarburo aromatico o alifatico (combustibili derita del petrolio del metano). Precisiamo innanzitutto che i dati a cui facciamo riverimento, relativi all’attività di monitoraggio continuo delle stazioni Arpat, hanno una validazione di primo livello, pertanto sono suscettibili di variazioni in seguito a ulteriori step della procedura di validazione. Ciò non toglie che, salvo stravolgimenti al momento della definizione ultima dei dati, la ‘stazioncina’ di rilevamento di Santa Croce sull’Arno, sita nei pressi del supermercato Coop e valida ai fini del monitoraggio di tutto il comprensorio, è stata protagonista nell’anno che sta per volgere altermine di un numero di sforamenti della media giornaliera del livello di Pm10 (di 50 µg/m³, nanogrammi per metro cubo di aria) che ad oggi non ha eguali nella provincia di Pisa. Un livello che, lo ricordiamo, non andrebbe sforato più di 35 volte all’anno. Sulle 5 stazioni di rilevamento di Pisa in via del Borghetto, Pisa quartiere I Passi, Pontedera, Montecerboli di Pomarance e Santa Croce sull’Arno, quest’ultima svetta con 47 sforamenti dal primo gennaio 2015 ad oggi. Un dato seguito a ruota dai due quartieri pisani (via del Borghetto con 33 superamenti, I Passi con 13), Pontedera con 11 sforamenti e, infine, Montecerboli. Situazione che, se i dati fossero confermati una volta arricchiti anche degli elementi derivanti dal sistema di monitoraggio effettuato con mezzi mobili, delineerebbe un peggioramento della situazione rispetto all’anno precedente. le polveri sottili tra cui anche il Pm10 sono resposabili secondo i dati scientifici ormai assodati da anni di irritazioni alle vie respiratorie, e posson aggravare la sitauzione di chi ha già patologie respiratorie croniche come asma, bronchiti e altre malattie contribuendo ad un generale peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo.  (ndm)

 

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