Scippata mentre mangia gelato. Cellulare lasciato in posta

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“Stasera farò fatica ad addormentarmi, subire uno scippo, anche se di un bene banale come un cellulare, è pur sempre una violenza”. C’è un che di rassegnazione nelle parole di Maria Pia Bechini, castelfranchese reduce ieri sera, 21 agosto, da una brutta esperienza avvenuta di fronte ad una nota gelateria sul viale 2 Giugno, estranea ai fatti, e conclusasi nel modo più inaspettato.

Il fatto è avvenuto poco prima di mezzanotte, in un luogo notoriamente trafficato fino ad ore tarde, specie durante le sere d’estate con il parco giochi per bambini lì a due passi. “Stavo guardando alcune fotografie sul mio telefono quando di colpo un ragazzo me lo ha strappato di mano correndo, non ho avuto nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo, ho anche pensato ad uno scherzo – racconta la sventurata vittima dello scippo. – Solo dopo mi è venuto di rincorrerlo ma alla fine ho lasciato stare. Più per il telefono, ciò che davvero è inquientante è il modo in cui il tutto è avvenuto, in mezzo alla gente, in un luogo che ancora a quell’ora era trafficato di bambini, genitori, nonni, tutti a prendere il gelato. Parlando con alcuni miei amici, dopo, ho scoperto che questo ragazzo che mi ha scippato mi stesse guardando da un po’. Resta il fatto che essere derubata di un cellulare che avevo tra le mani seduta su una panchina davanti alla gelateria a Castelfranco davanti a decine di persone è pur sempre una violenza, che non ti aspetti perché sei nel tuo paese, vicino casa tua, circondata da bambini e mamme. Non è per il cellulare che sono rimasta scioccata, ma dalla modalità, dalla facilità con la quale vengono compiuti questi reati e penso a mia figlia e ai figli dei miei amici che ignari frequentano questi luoghi tranquilli e inaspettatamente insicuri. Spero che un episodio del genere non accada più a nessuno, né qui né in altri paesi, ma mi rendo conto che è utopia pensare che si possa vivere sicuri e tranquilli nei propri piccoli paesi dove tutti ci conosciamo”.

 

Il gesto dell’uomo, già noto ai clienti e gestori della gelateria per problemi simili in passato, sono state catturate dall’occhio elettronico delle telecamere dell’esercizio. Un’arma a disposizione delle forze dell’ordine della quale l’avventore deve aver preso coscienza notte. Questa mattina, 22 luglio, infatti, il colpo di scena: “ho ritrovato il cellulare nella cassetta della posta, formattato e senza la scheda” racconta Maria Pia. Le generalità dell’uomo però, nel frattempo, sono già note ai Carabinieri, dov’è stata sorta regolare denuncia.

Nilo Di Modica

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