Terremoto, centro Italia trema ancora. Punto sulla Valdelsa

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Succede ancora una volta. A 2 mesi e due giorni da quel 24 agosto che ha fatto crollare Amatrice e a un giorno e qualche minuto da quello che ieri ha fatto tremare mezza Toscana. Oggi 26 ottobre, il centro Italia trema ancora. Tremano le Marche, al confine con l’Umbria, in quell’Appennino che fa piangere quando balla così. Oggi, alle 19,10 e successivamente nella serata, con epicentro a Castelsantangelo sul Nera in provincia di Macerata, la terra ha tremato per qualche secondo, con una magnitudo di 5.4. In un paesaggio già buio e freddo, sul quale sta anche piovendo. Ci sono crolli, di sicuro feriti, ma per un bilancio è troppo presto. C’è la paura, quella c’è. E c’è anche un po’ di rassegnazione perché è difficile lottare con il terremoto, anche se costruire edifici idonei potrebbe essere un bel punto di partenza. Trema il centro Italia. Oggi, di nuovo, quello che guarda all’Adriatico, ieri, ancora, quello rivolto verso il Tirreno. E’ un po’ come, oggi, tremasse di nuovo anche la Valdelsa.

Due zone con attività sismica molto diversa, comunque. La Valdelsa è classificata come area sismica di livello medio-basso, con terremoti piuttosto frequenti ma di magnitudo relativamente modesta, tanto da non essere spesso percepita. La storia sismica di Castelfiorentino, comune epicentro dell’evento di ieri, è abbastanza povera, nota dalla fine del XVIII secolo e con intensità massima al sito pari al grado 6 della scala Mercalli, che corrisponde ad un livello di danneggiamento molto leggero. La scossa più forte che si ricorda risale persino al 1901, con lesioni giudicate lievi a qualche edificio.
Nulla a che vedere, quindi, con una zona come quella tra Marche e Umbria, frequentemente (per la stima sismica) e tristemente interessata da crolli. 
A seguito della scossa sismica delle 19 e delle successive nel centro italia le sezioni operative dei vigili del fuoco della Toscana sono state allertate per essere pronte ad intervenire in caso di bisogno a disposizione del centro operativo nazionale del Viminale che ha messo ein pre allarme anche le squadre usar medium, specializzate nella ricerca dispersi sotto le macerie. Si tratta di suqadre oeprative della provincia di Pisa e Firenze. (E.Ven.)

 

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