Sequestra familiari armato di coltelli, è di Castelfranco

E’ andata in bagno. E da lì ha chiamato il 113, dicendo all’agente del commissariato di Empoli di essere sequestrata in casa, assieme ad altre persone, da un uomo armato di coltello. Erano le 21 circa di sabato quando la volante è arrivata nella casa di Empoli. Un uomo ha aperto la porta e gli agenti si sono trovati davanti un ragazzo voltato di schiena, che teneva “sotto tiro” due donne e che, appena li ha sentiti, ha lasciato cadere sul tavolo due coltelli da tavola, di quelli seghettati, un cortello da carne con una lama lunga e affilata e un punteruolo. Il 24enne ora vive a Empoli, ma è stato residente a Castelfranco di Sotto.

Nella giornata di sabato, il ragazzo aveva litigato con la compagna che era stata aiutata dalla madre a scappare, insieme ai figli piccoli. Allora il ragazzo aveva chiamato la sua di madre, alla quale ha raccontato di essere stato percosso con una cinta dotata di fibbia dalla mamma della compagna e alla quale ha chiesto un sostegno. La donna, visto che il figlio si trovava alterato e che i rapporti familiari erano da tempo compromessi, ha deciso di non andare da sola: con lei c’erano l’altra figlia e il genero. Lo hanno prima accompaagnato all’ospedale, dove non è stato neppure repertato e poi a casa. Una volta lì, però, ha iniziato a chiedere con insistenza di essere accompagnato dalla compagna. I tre, a quanto ricostruito dalla Polizia, hanno a lungo cercato di spiegargli che prima si sarebbe dovuto calmare, ma lui ha continuato a insistere finché non ha più accettato un no come risposta: ha chiuso a chiave la porta e poi si è infilato coltelli e punteruolo nella cinta, minacciando di fargli del male se non l’avessero assecondato. Fino al punto, raccontano i tre agli agenti, di prendere il coniglietto domestico della compagna e di fare il gesto di sgozzarlo, minacciando i familiari che poi sarebbe toccato a loro. Nessuno, alla fine, coniglio compreso è stato ferito, ma a quel punto la paura era terrore, tanto più, hanno ricostruito poi gli inquirenti, che il ragazzo non era nuovo a minacce e aggressioni nei confronti della famiglia, dai quali si era fatto più volte consegnare soldi sotto minaccia. 
La sorella, quindi, si è fatta venire un’idea e con la scusa di andare in bagno, ha chiesto aiuto. I poliziotti arrivati sul posto lo hanno arrestato con le accuse di sequestro plurimo e maltrattamento in famiglia. In attesa della convalida, il ragazzo si trova in carcere. 

 

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