Doraemon in campo, Tar annulla daspo a un 19enne del Cuoio

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Invade il capo dopo la fine della gara del Pisa contro la Ternana per correre incontro ai calciatori e a Doraemon e viene daspato per 3 anni, ma il Tar annulla la decisione del questore. Protagonista della vicenda un giovane di 19 anni residente nel comprensorio del Cuoio.

Era il 7 settembre del 2016, quando al termine del match calcistico Pisa-Ternana il giovane sportivo, visto che la partita era finita e in campo si stava svolgendo una manifestazione collaterale alla sfida calcistica di promozione dello sport, decise di saltare la recinzione della curva per andare a salutare i calciatori e magari farsi una foto con il pupazzo di Doreamon che animava la manifestazione, un gesto spontaneo e assolutamente non violento come poi riscontrato dal tribunale amministrativo toscano che però fu mal interpretato dagli steward dell’Anconetani. I vigilanti fermarono subito il giovane e lo identificarono allontanandolo dal campo senza neppure dargli il tempo di riuscire a capire quale regola avesse violato (l’invasione di campo). Qualche giorno dopo il 19enne incensurato, una persona riconosciuta da tutta la sua comunità come un buon cittadino, si vide recapitare un daspo sportivo di 3 anni emesso dal questore. Una decisione particolarmente pesante per un gesto che non voleva assolutamente turbare la serenità della manifestazione sportiva o essere violento, anche perché il 19enne non solo è un tifoso del Pisa, ma è anche un allenatore di una squadra giovanile del comprensorio e lui stesso impegnato come calciatore in una formazione locale. Una misura quindi, il daspo, che lo avrebbe ‘inibito’ per tre anni, tenendolo lontano da tutte le attività sportive come tifoso, ma anche come parte attiva delle squadre in campo.
Una decisione da cui per altro è scaturito anche un procedimento penale a cario del 19enne. Il daspo del questore di Pisa però vista la totale ingenuità del giovane, nel commettere l’invasione di campo è stata impugnato davanti al Tar della Toscana, che grazie alla difesa impostata dall’avvocato Francesco Carlesi, ha deciso, non ravvisando un comportamento violento o pericoloso da parte del 19enne nonostante l’invasione di campo, di annullare la disposizione del questore e riammettere il giovane alle attività sportive. Davanti al Tar infatti sono state rese varie testimonianze per dimostrare la correttezza sportiva e della ineccepibile condotta del 19enne.
Ora il tribunale di Pisa dovrà decidere se far decadere il procedimento penale a suo carico, ma visto l’esito dell’impugnazione davanti al Tar tutto farebbe ben sperare anche per una rapida soluzione in sede penale.

Gabriele Mori

 

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