Contro l’influenza, vaccino e gestione del sovraffollamento

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L’azienda Usl Toscana centro si prepara ad affrontare il picco influenzale. Lo fa da un lato puntando a vaccinare il maggior numero di persone possibile tra quelle per cui il vaccino e consigliato. E, dall’altro, con il Piano aziendale per la gestione del sovraffollamento.

Il picco influenzale, infatti, negli anni ha portato a incrementi sostanziali degli accessi ai Pronto Soccorso, fino a una proiezione che per l’anno in corso potrà arrivare ad oltre 430mila accessi. Le misure specifiche vanno dal potenziamento del personale alla maggiore disponibilità di posti letto e permetteranno alla rete dell’emergenza urgenza aziendale di rispondere in maniera tempestiva ed efficace nelle situazioni in cui sono prevedibili picchi di accesso. Gli accessi nei Pronto Soccorso dell’Azienda sono passati negli ultimi anni da valori di 421.012 accessi nel 2017 a 430.957 accessi nel 2018. Per il 2019 è confermato il trend in aumento. Per quanto riguarda il personale medico e infermieristico, l’Azienda ha disposto il ricorso a personale aggiuntivo con assunzioni a tempo determinato e tramite agenzie di lavoro interinale, come previsto da indicazioni regionali in casi di picchi stagionali di attività per eventi influenzali. Più medici quindi con team aggiuntivi dedicati all’assistenza dei pazienti e più posti letto che la rete dell’emergenza urgenza punta ad ottenere con due azioni strategiche: la disponibilità di posti letto nei reparti ospedalieri ricorrendo – come avviene da tempo – alle dimissioni anche nei giorni festivi e di domenica e la sottoscrizione di accordi contrattuali con case di cura accreditate per la gestione delle post acuzie.
Le azioni previste dal Piano aziendale 2019/2020 – per le quali è già stato stanziato più di un milione di euro -, riguardano anche la rimodulazione degli organici tenendo conto dei periodi di assenza anche improvvisa (malattia, infortuni) e dei possibili periodi di picco, l’incremento straordinario dei trasporti sanitari, in particolare delle ambulanze per il trasporto dei pazienti, il potenziamento dei percorsi esistenti primo fra tutti quello di fast track da triage, il percorso veloce per i pazienti che non richiedono prestazioni di emergenza urgenza. Il team di Valutazione Rapida composto da medici e infermieri che finora in Azienda è stato introdotto negli ospedali con più accessi, ha inoltre il compito in determinati casi di valutare in modo rapido il problema clinico per abbreviare l’iter diagnostico terapeutico.
Il vaccino
Ai primi sintomi influenzali, comunque, è bene consultare il proprio medico di famiglia: nel caso sarà lui a consigliare il Pronto Soccorso. E sarà lui, anche, a consigliare il vaccino. Nell’Azienda Usl Toscana centro sono già in distribuzione negli ambulatori dei medici e dei pediatri di famiglia e nelle strutture Asl le 393mila dosi che serviranno a proteggere chi è più fragile ed esposto al contagio del virus: anziani con più di 65 anni di età e bambini con particolari patologie, pazienti che presentano condizioni di rischio come chi è affetto da un tumore, donne in gravidanza e come sempre tutti coloro che lavorano in ambiti pubblici (per esempio personale sanitario e scolastico). “La vaccinazione – per Daniele Mannelli, direttore della rete sanitaria territoriale – è anche un atto civico, indispensabile per proteggere l’intera comunità. La risposta immunitaria nei confronti del virus influenzale è efficace dopo circa 15 giorni dalla somministrazione del vaccino e garantisce la copertura per i successivi 6/8 mesi. Si raccomanda pertanto l’effettuazione della vaccinazione il prima possibile”.
Prima di Natale, quindi, l’obiettivo aziendale è quello di vaccinare il maggior numero di persone residenti nei territori dell’Ausl Toscana centro.
“Quest’anno – aggiunge Giorgio Garofalo, direttore dell’area aziendale igiene pubblica – disponiamo di 40mila dosi di vaccino in più rispetto allo scorso anno al fine di assicurare il continuo approvvigionamento garantito dalle strutture territoriali di igiene pubblica dirette a Empoli da Paolo Filidei, a Pistoia da Paola Picciolli e a Prato da Susanna Ricci”. Le dosi di vaccino a disposizione sono 64.770 per l’area pistoiese, 52.460 per quella empolese, 209.510 destinate all’area fiorentina e 66.260 per l’area pratese per una spesa complessiva di 2.220.000 euro. Alla campagna vaccinale ha aderito, anche per quest’anno, la totalità dei medici di medicina generale e pediatri (1.407 nell’Ausl Toscana centro) con grande impegno e collaborazione in modo da assicurare un’ampia offerta e disponibilità per vaccinarsi. E’ possibile rivolgersi anche ai centri vaccinali dell’Azienda. Nella scorsa campagna di vaccinazione (2018/2019), nell’Ausl Tc la copertura vaccinale antinfluenzale nei soggetti di età uguale o superiore a sessantacinque anni è stata del 55,8%. A livello territoriale si è registrato il 62,6% nell’area pratese; il 56,3% nell’area empolese, 49,18% nel Valdarno inferiore; 55,5% nell’area pistoiese, 50,8% in Valdinievole; 50,0% nell’area fiorentina nord ovest, 57,8% area fiorentina sud est; il 55,01% Firenze e il 59,2% nel Mugello. Sempre l’anno scorso nell’AUSL Tc si sono verificati 24 casi gravi d’influenza, con un picco più consistente nel mese di gennaio.
La campagna vaccinale è partita anche nel territorio dell’Azienda Usl Toscana nord ovest. All’Ambito pisano saranno destinate 60.450 dosi di vaccino (36.815 a Pisa e il resto nella provincia) delle 267.650 dosi complessive pisaordinate dalla Azienda Usl Toscana nord ovest.
Principali destinatari dell’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale e che rappresentano il target della campagna vaccinale, sono le persone dai 65 anni in su, le persone con patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza, gli operatori sanitari, i donatori di sangue. Inoltre l’Oms ha recentemente evidenziato l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza.
Oltre al vaccino, possono risultare efficaci per ridurre la trasmissione del virus (che avviene attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie) alcune semplici misure, come una buona igiene delle mani, una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente, lavandosi subito le mani), l’isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale, evitare il contatto stretto con persone ammalate, mantenendo una distanza di almeno un metro, evitare di toccarsi occhi, naso, bocca, usare mascherine chirurgiche per ridurre le infezioni tra i contatti stretti.
La vaccinazione è gratuita anche per i donatori di sangue. 

 

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