Fondi dalla Regione per le razze da allevamento a rischio

Fondi e finanziamenti per la tutela della razze animali da allevamento a rischio estinzione. La regione toscana ha stanziato circa 4,5 milioni di euro da investire in questo progetto.

Si tratta di sei razze si tratta di 6 razze bovine: Romagnola, Maremmana, Calvana, Pisana, Garfagnina e Pontremolese, una suina quella di Cinta, 6 razze ovine: Appenninica, Zerasca, Pomarancina, pecora dell’Amiata, Garfagnina Bianca, Massese, una caprina, la capra della Garfagnana, 3 equine cavallo Maremmano, cavallo Appenninico, cavallo Monterufolino e una asinina, lìasino dell’Amiata. Per il primo anno sono stati previsti 900 mila euro.
Il progetto è statoa inserito nel Programma di Sviluppo Rurale ed è statoa pubblicto pochi giorni fa sul burt con queste dicitura “Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità”. La misura prevede che venga erogato un premio a Unità di Bestiame Adulto per il mantenimento di riproduttori appartenenti a razze autoctone minacciate dal rischio di abbandono per 5 anni, a partire dalla scadenza della presentazione delle domande.
Il premio per ogni capo adulto sarà così ripartito: Suina Cinta (200); Bovina Romagnola (200); Bovina Maremmana (300); Bovina Calvana (400); Bovina Pisana (400); Bovina Garfagnina (400); Bovina Pontremolese (500); Ovina Appenninica (200); Ovina Zerasca (300); Ovina Pomarancina (300); Ovina Pecora dell’Amiata (400); Ovina Garfagnina Bianca (400); Ovina Massese (200); Caprina Capra della Garfagnana (250); Equina Cavallo Maremmano (200); Equina Cavallo Appenninico (200); Equina Cavallo Monterufolino (400); Asinina Asino dell’Amiata (200).
Le domande di aiuto devono essere presentate sul sistema informatico di Artea, nell’ambito della Dichiarazione Unica Aziendale entro il 16 maggio 2016.
“Abbiamo previsto un sostegno importante, perché 4 milioni e 600 mila euro non sono pochi in tempi come questi – commenta l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – convinti come siamo che queste razze, che fanno parte del patrimonio storico dei nostri territori e sono anche un importante contributo al mantenimento della biodiversità, debbano essere salvate dall’estinzione. Siamo fiduciosi che gli allevatori condivideranno con noi l’obiettivo e risponderanno numerosi a questo bando. Insieme daremo un contributo per la salvaguardia di questi animali, della varietà genetica e dell’eccellenza toscana”.

 

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