Carismi e Fondazione, sindaci preoccupati per il territorio

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“Vista l’importanza che questa banca riveste tutt’oggi nel nostro territorio e visto il coinvolgimento che tali operazioni potrebbero avere sulle nostre imprese e sui nostri cittadini”, i sindaci del comprensorio vogliono dire la loro sulla vicenda Carismi. Si dicono preoccupati i sindaci di Montopoli, Giovanni Capecchi, di Santa Croce Giulia Deidda, di San Miniato Vittorio Gabbanini, di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella, di Fucecchio Alessio Spinelli e di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti.

“Alla luce dei passaggi che in queste settimane investiranno la Cassa di Risparmio di San Miniato e la relativa Fondazione, ci preme esprimere pubblicamente la nostra opinione”, dicono.

 

“La nostra preoccupazione – spiegano – riguardo alla complessità dei passaggi futuri è dovuta anche a un quadro economico internazionale che non rassicura sulla stabilità del contesto creditizio generale. Pur consapevoli della necessità di dare attuazione al protocollo d’intesa del marzo 2015, sottoscritto dall’associazione Casse di Risparmio e dal Ministero per l’Economia e della necessità della banca di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’autorità di vigilanza, attraverso l’aumento di capitale deliberato, auspichiamo che la Fondazione possa detenere le risorse per mantenere anche nel futuro il ruolo di ‘attore’ delle politiche nel terzo settore, nel welfare, nel sostegno alla cultura e allo sviluppo economico e infrastrutturale della nostra comunità. Un ruolo storicamente acquisito e che oggi diventa più che mai importante per tutto il territorio.
Il nostro pensiero è rivolto, inoltre, a tutto quello che è oggi il patrimonio umano della banca, alla capacità occupazionale che essa è riuscita a mettere in campo in una bacino geografico che va oltre la Toscana stessa e ci auspichiamo che tale livello occupazionale sia tutelato, attivando opportuni percorsi di negoziazione che investano le organizzazioni sindacali ma anche le istituzioni locali. Nel frattempo, fino al momento in cui si aprirà questa nuova fase per la fondazione e per l’istituto di credito, siamo certi che l’attuale management della banca conferitaria saprà guidare in modo sano e prudente l’istituto di credito garantendo la piena operatività e la consueta vicinanza ad imprese e famiglie. Difficile sapere ad oggi quale possa essere la ricetta per attuare tutto questo ma, consapevoli ognuno di quanto concerna al proprio ruolo, come sindaci, abbiamo ritenuto necessario esprimere le nostre preoccupazioni e manifestare la nostra disponibilità nell’affrontare insieme questo complesso passaggio”.

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