De Micheli: ‘Definiamo il Cuoio, modello da esportare’ foto

“Fare del Cuoio un modello esportabile in Italia, attraverso una definizione giuridica di questo distretto”. È l’idea dell’onorevole Paola De Micheli, sottosegretario del Ministero dell’economia, che oggi pomeriggio al Poteco ha incontrato il comitato d’area del distretto.

“Perché non abbiamo, in Italia, norme che contemplano un distretto come questo”, ha dichiarato De Micheli dopo aver ascoltato l’illustrazione fatta dal sindaco di Santa Croce Giulia Deidda, presidente del tavolo del distretto, presente all’incontro insieme ai sindaci o agli assessori degli altri cinque comuni del comprensorio, ai vertici di Assoconciatori, al Consorzio conciatori, alla Cna e all’Assa. Un’occasione per presentare al sottosegretario le carattirische di un’area produttiva “unica, sulla quale ho scoperto anche delle specificità meno note”, ha dichiarato De Micheli”.
“Tre aspetti in particolare mi hanno colpito – ha spiegato il sottosegretario -. Innanzitutto la capacità di questo territorio di saper anticipare i tempi, come dimostra il fatto di aver mantenuto un settore che nel resto d’Europa è stato trasferito nei Paesi in via di sviluppo, facendone allo stesso tempo un motore di sviluppo e sostenibilità. Poi questo particvolare mix tra pubblico e privato, che non esiste in nessun altra realtà, neppure in quelle che funzionano meglio. E infine la questione ambientale: il fatto di essere risciuti a trasformare un’attività impattate in sostenibile senza nulla togliere alla capacità di stare sul mercato, addirittura facendo dell’impegno ambientale non un ostacolo ma un valore”.
Da qui la necessità, sottolineata dal sottosegretario, di contemplare anche a livello normativo il cosiddetto ‘modello Cuoio’: “Perché vorrei che questa esperienza fosse spendibile anche su altri territori”. Il sottosegretario ha quindi sottolineato l’impegno del governo a sostegno di piccole e medie imprese: “Nella legge di bilancio – ha annunciato – proprio per venire incontro alle richieste della filiera della moda, stiamo lavorando al credito d’imposta per i campionari, con l’obiettivo di poterlo replicare dal 2017 in poi. Se andasse in porto credo che qualche beneficio al distretto del Cuoio lo potrebbe portare”.

Giacomo Pelfer 

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