Lavoro, la Toscana fa gola alle catene. Nuovi arrivi a Pisa

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Tra i nuovi negozi che Queen’s Chips – patatineria take away -, già presente a Firenze, aprirà in Toscana, ce n’è in progetto uno anche a Pisa. Il progetto prevede 5 addetti per punto vendita, per un totale di 30 neoassunti. E’ il food, quello del cibo, il settore che fa più gola agli investitori: a Pisa e Firenze è in arrivo anche il gruppo spagnolo 100 Montadidos che aprirà 2 ristoranti con circa 30 persone.

Nel fashion, i retailer Confimprese che aprono in Toscana sono tutti di matrice campana. A cominciare dal brand partenopeo Camomilla Italia che nel suo piano di sviluppo prevede anche Pisa, con 4 persone da assumere. Nell’oggettistica anche l’azienda altoatesina Thun prevede a breve lo sbarco a Pisa e Siena con 3 addetti a negozio per un totale di 6.
Le figure più richieste sono addetti alla vendita, cassieri, ma anche assistant store manager e store manager, mentre food e ristorazione cercano cuochi, addetti di sala, alla griglia, camerieri, magazzinieri, cassieri, banconisti, direttori di punto vendita. I retailer richiedono anche disponibilità a muoversi sul territorio e a lavorare nei turni serali, di domenica e nei festivi soprattutto nei picchi di alta stagionalità. Il retail è un settore dinamico che offre posti di lavoro anche alle risorse più giovani.
Un occhio alla Toscana
I dati Confimprese Lab-Nielsen hanno registrato in Toscana una crescita a valore del +3,9% sia nel progressivo gennaio 2017 vs 2016 sia nel solo mese di gennaio. Segno più anche per i centri commerciali che sempre in gennaio hanno segnato un incremento del 2,42 per cento.
“La maggior parte dei nostri associati – spiega Mario Resca, presidente Confimprese (300 marchi commerciali, 30mila punti vendita, 600mila addetti con un fatturato di 144 miliardi di euro pari al 16% dei 900 miliardi del totale retail) – è già presente sul territorio toscano da molti anni sia nelle città a grande vocazione turistica sia sulla costa tirrenica. Le nostre aziende, che aprono nuovi punti vendita prevalentemente in franchising, sono di settori merceologici diversi e testimoniano la vitalità della formula distributiva, che consente con investimenti iniziali contenuti di avviare un’attività autoimprenditoriale sotto l’egida protettiva del franchisor. In Toscana apriremo 32 di nuovi store con una ricaduta occupazionale di circa 182 persone assunte”.
Prevale il contratto di apprendistato per le risorse più giovani da trasformare in tempo determinato o indeterminato. Significativo il numero di giovani il cui tirocinio è stato direttamente convertito in contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. È frequente che all’interno dei punti vendita con più di 4 risorse ve ne sia anche una impiegata part time, contratto che permette maggiore flessibilità e una turnazione di più persone. Nella ristorazione il contratto viene stipulato inizialmente con l’agenzia per il lavoro e in fase successiva trasformato in tempo determinato e apprendistato. Nel fashion si applica spesso il Ccnl Commercio a tempo determinato per la prima fase con consolidamento successivo come indeterminato o apprendistato. 

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