Maldive, meta da sogno per una vacanza: i consigli per un viaggio perfetto

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Sì, va bene organizzare una vacanza alle Maldive, ma dove si va? Di posti da vedere in questa meta esotica ce ne sarebbero tanti: per iniziare, non si può che prendere come punto di riferimento la capitale Malè, che di certo non offre il paesaggio tipico che ci si aspetterebbe di trovare in questo contesto. Si tratta, infatti, di un’isola che si estende su una superficie di appena 5 chilometri quadrati, decisamente urbanizzata. A partire dagli anni Trenta del Novecento hanno iniziato ad aprire gli uffici pubblici, le prime scuole e le prime banche; poi, negli anni Settanta l’urbanizzazione si è accentuata in corrispondenza del boom del turismo.

Non in tutte le offerte viaggi si parla di Malè, eppure vale la pena di soffermarsi almeno qualche ora nella capitale: una città in cui le bancarelle del mercato del pesce si affiancano ai grattacieli e ai palazzi in cemento, a dimostrazione di come l’economia locale continui a basarsi anche sulle attività tradizionali. Nel caso in cui si decida di entrare nel National Museum o di visitare la Grand Friday Mosque e l’Old Friday Mosque, è necessario adottare un abbigliamento adeguato ed evitare di mettere in mostra il petto o altre parti del corpo: anche se si è turisti, insomma, è necessario rispettare le prescrizioni religiose del posto. Anche per questo motivo, il consumo di alcol è proibito. Non ci sono obblighi vincolanti, invece, per entrare nei teashop, i tipici ristoranti in cui è possibile gustare gli short eats.

L’atollo di Malè Sud

L’atollo di Malè Sud è quasi disabitato: sono appena tre le isole abitate, il che rende questa location ancora più intrigante e attrente. A circa un’ora di distanza dalla capitale, l’atollo trova in Maafushi il suo centro più importante. Una decisione curiosa è quella che ha previsto di riservare una spiaggia unicamente ai turisti stranieri: un modo per evitare contatti con la popolazione locale, che si potrebbe sentire a disagio di fronte ai corpi in esposizione delle persone in costume da bagno. Per gli amanti del diving, il canale Vadhoo Kandu mette a disposizione tanti punti in cui immergersi, tra cui Kuda Girl e Vangali Caves.

L’atollo di Malè Nord

L’atollo di Malè Nord è uno tra i più sviluppati di tutte le Maldive, non solo per la prossimità geografica con la capitale, ma anche per la presenza dell’aeroporto internazionale dell’isola di Hulhule. Sono centinaia le isole che lo costituiscono, anche se di queste a essere abitate sono meno di una trentina. Il capoluogo è rappresentato dall’isola di Thulusdohoo, che accoglie circa un migliaio di abitanti e si trova sul versante est: una meta prediletta soprattutto dai surfisti. L’isola dello shopping, invece, è Himmafushi, nota per la produzione di tamburi e per la vendita di sculture che riproducono delfini, mante e squali realizzate in palissandro: insomma, souvenir pronti per essere messi in valigia. L’atollo, poi, comprende l’isola di Huraa, che nel corso degli ultimi anni si è affollata di guesthouse ma è riuscita a mantenere i suoi tratti peculiari intatti. Il mare è cristallino, i paesaggi sono spettacolari, il pesce è buonissimo e i punti in cui immergersi non mancano: insomma, un angolo di Oceano Indiano che sembra un pezzo di paradiso. 

L’atollo di Ari

Infine, l’ultimo atollo da scoprire è quello di Ari, che a sua volta regala diversi punti di immersione spettacolari, ogni anno apprezzati da migliaia e migliaia di subacquei in arrivo da ogni parte del mondo. L’atollo di Ari comprende circa 80 isole ma solo una ventina di queste è abitata. Hammerhead Point è uno dei punti di immersione più famosi, anche perché permette di avvistare gli squali martello. Per ammirare gli squali balena, invece, bisogna andare ad Ali Dhal, all’estremo sud. Nessuna paura, comunque: a dispetto del nome lo squalo balena non è interessato a banchettare con gli esseri umani ma mangia solo plancton. Un gigante buono, che può raggiungere una lunghezza di 12 metri ma che non mette in pericolo chi si dedica allo snorkeling.

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