Lavoro, sei da licenziare alla Tfl di Castelfranco foto

Sei esuberi alla Tfl di Castelfranco. Sei licenziamenti in arrivo su un totale di 23 dipendenti. La multinazionale dei prodotti chimici, che vanta 4 stabilimenti in Italia, è decisa a tagliare il personale nonostante bilanci in attivo e un utile netto di svariati milioni. Ventisette in tutto gli esuberi nel nostro paese (dove Tfl dà lavoro a 152 persone). In percentuale, però, ad essere più colpita è proprio la filiale toscan, con sede nel macrolotto di Castelfranco.

È per questo che i dipendenti hanno deciso oggi di incrociare le braccia, con una sciopero di 8 ore aperto in mattinata con un presidio davanti lo stabilimento. Il tutto a pochi giorni da un incontro, tenuto martedì a Milano, con l’amministratore delegato degli stabilimenti italiani, che ha semplicemente confermato le decisioni della multinazionale escludendo ogni ipotesi di trattativa. Da circa un anno e mezzo, infatti, il gruppo Tfl è passato nelle mani di una fondo statunitense, il Black Diamond; nonostante un utile netto di decine di milioni, l’azienda avrebbe registrato una leggera flessione nell’ultimo anno, con risultati giudicati al di sotto delle aspettative dal gruppo statunitense. Da qui la decisione di riorganizzare il gruppo partendo da una riduzione di personale. “Non esistono neanche i presupposti per poter parlare di una mobilità – affermano i rappresentanti sindacali Loris Mainardi della Filctem-Cgil e Marcello Familiari della Femca-Cisl – Parliamo di un’azienda in piena salute che dà il minimo segnale di crisi. Dalla proprietà, però, ritengono che i numeri dovrebbero essere ancora maggiori”.
Da qui la decisione di procedere ad una riduzione del personale, comunicata ai dipendenti del gruppo il 1 di ottobre. “Martedì siamo stati a Buscate, nelle sede milanese del gruppo per parlare con l’amministratore delegato – racconta Mainardi – ma non c’è stata la minima disponibilità ad aprire una trattativa. Ci siamo mostrati disponibili a valutare anche altre strade, ma a tutto questo Tfl ha risposto di no”. Adesso sindacati e dipendenti avranno tempo fino al 15 novembre per tentare di aprire un tavolo di discussione, dopodiché la questione passerà nelle mani del ministero allo sviluppo economico.
Tutti i dipendenti della filiale castelfranchese vivono nel comprensorio, con un’età compresa fra i 26 e i 58 anni. A loro è arrivata stamani anche la solidarietà del sindaco Gabriele Toti, che ha chiesto d’incontrare il dirigente della filiale castelfranchese: “Voglio capire quali sono le intenzioni del gruppo rispetto a questo stabilimento – ha detto Toti – Non vorrei che questa riduzione di personale presupponesse anche altro per il futuro. Questa situazione ha dell’incredibile: parliamo di un’azienda in perfetta salute con dati positivi. Quello che mi preoccupa è il messaggio che rischia di passare, soprattutto in un territorio dove ci sono imprenditori che lottano a fianco dei dipendenti per superare le difficoltà. L’accrescimento degli utili non può prescindere dal rispetto della dignità delle persone”.

 

Giacomo Pelfer

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