Allarme cinghiali, Comune chiede abbattimenti speciali

E’ di nuovo allarme cinghiali nel comune di Castelfranco. Segnalazioni che si ripetono da alcuni mesi, soprattutto nella zona di Montefalcone, via Pie di Monte e Poggio Adorno ma anche ad Orentano. Un problema per il quale l’amministrazione comunale chiede una rapida approvazione dell’apposita legge regionale sugli abbattimenti degli ungulati, “in modo da poter mettere in campo al più presto interventi straordinario”, dicono il sindaco Toti e l’assessosre all’ambiente Federico Grossi.

Negli ultimi mesi, infatti, sono cresciuti anche i casi di cinghiali investiti dalle auto su strade comunali e provinciali, le cui carcasse sono state smaltite con oneri a carico del comune per una spesa complessiva che, fino ad oggi, raggiunge quasi mille euro. “Una situazione non più sostenibile”, confermano  dal comunune, e che sta portando i cittadini di Via Piè di Monte sull’orlo della disperazione. A fine 2014 e durante il 2015, per volere della stessa amministrazione, erano state organizzate numerose battute di caccia tramite Atc ed ex polizia provinciale e per un po’ di tempo la presenza di cinghiali era diminuita sensibilmente. Adesso però la presenza degli ungulati è tornata ad essere massiccia, fino a spingersi davanti alle abitazioni. Il tutto in una zona dove non esistono aziende agricole operanti, ma solo piccoli coltivatori diretti e numerose abitazioni con orti a carattere privato che hanno visto distrutto più volte il loro raccolto. Numerosi e continui, inoltre, i danni a fosse di scolo e regimazione delle acque, ciglioni stradali, strade vicinali comunali che hanno provocato e favorito anche piccoli smottamenti e dissesti idrogeologici in concomitanza con intensi fenomeni di piogge. “Il comune non ha poteri in materia di caccia – prosegue una nota del comune – ma questa amministrazione comunale, fin dal suo insediamento, si è adoperata per contrastare il fenomeno degli ungulati.
“Da fine 2014 ad oggi, numerosi sono stati gli abbattimenti controllati con cacciatori, Atc ed ex polizia provinciale nella zona delle Cerbaie e Montefalcone grazie alle nostre sollecitazioni – afferma il sindaco Gabriele Toti -. Alcune abitazioni private in località Poggio Adorno e Via Piè di Monte hanno subito seri danni ai terreni dove insistono coltivazione di olivo e ormai sono numerose le segnalazioni di chi si trova i cinghiali perfino davanti casa. Gli abitanti della zona sono ormai al limite della sopportazione e mai negli ultimi anni avevano registrato un fenomeno del genere. Aspettiamo quanto prima la nuova legge obiettivo della Regione sugli abbattimenti straordinari degli ungulati che in Toscana hanno una presenza superiore quattro volte alla media nazionale. La nostra attenzione sul problema rimane alta. Ho parlato anche con l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi per avere maggiori informazioni sulla nuova legge. Bisogna far presto per programmare interventi di carattere straordinario”.
“Anche stavolta abbiamo fatto un’attenta opera di verifica sul territorio dopo le segnalazioni – aggiunge l’assessore all’ambiente e presidente Consorzio forestale delle Cerbaie Federico Grossi – ed invitiamo tutti i cittadini di Castelfranco ad instaurare un rapporto di confronto e di segnalazione perché solo così potremo operare al meglio. Per quanto ci riguarda abbiamo già avviato un positivo confronto con molti residenti della zona e con alcuni coltivatori diretti che non si devono sentire lasciati a sé stessi. L’invito è segnalare danni all’ufficio caccia regionale di Pisa perché solo così si possono attivare le procedure. Purtroppo proprio nei giorni scorsi le opposizioni (Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Forza Italia) in consiglio regionale hanno affossato un importante provvedimento e, per meri interessi di bottega, non hanno consentito la messa in discussione della “mini-legge” che doveva sanare temporaneamente lo stop imposto dalla Corte costituzionale alla nuova legge regionale toscana sulla caccia, in particolare sul punto dell’organizzazione delle Atc (Ambiti territoriali di caccia). Per discuterla “fuori sacco”, infatti, occorreva una maggioranza qualificata. Sarà difficile spiegarlo agli agricoltori e agli abitanti di Via Piè di Monte che da oggi non potranno momentaneamente avere i rimborsi dei danni, visto che i loro referenti, cioè proprio le Atc, vengono sospesi. Adesso ci saranno sicuramente disagi reali nelle prossime settimane e con il rischio di bloccare, oltre ai rimborsi, anche l’attività di contenimento della presenza degli ungulati che faticosamente le Atc stanno portando avanti come nel nostro territorio. Per questo come amministrazione comunale ci uniamo all’appello lanciato ieri dalle associazioni venatorie Federcaccia, Arcicaccia ed Anuu affinché il provvedimento venga comunque approvato dal Consiglio regionale al più presto e che l’amministrazione regionale assuma subito ogni atto necessario a garantire continuità della gestione e delle funzioni amministrative degli abbattimenti speciali”.

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