A Villa Campanile via Ulivi chiusa da 3 mesi, rabbia M5S

“A vedere Villa Campanile in queste settimane viene in mente Cars, purtroppo Villa Campanile non è sulla Route 66 e non si tratta un cartone animato, bensì di una triste realtà”.

Questo l’amaro commento degli esponenti movimento 5 stelle di Castelfranco di Sotto parlando di via Ulivi a Villa Campanile,
“Il tratto di strada più breve e più facilmente percorribile che collega Villa a Via Romana, per raggiungere Altopascio e quindi le strade di maggiore comunicazione, è chiuso da settembre e nonostante i cartelli riportano ancora il 31 ottobre – dicono gli del gruppo politico di minoranza – quale giorno ultimo di chiusura, la strada non è ancora completata e quindi agibile”.
“I disagi – continuano dall’ m5s – per i cittadini sono notevoli, in quanto costretti a percorrere più chilometri oppure a guidare in una strada non troppo facile da percorrere. Coloro che sono ancora di più penalizzati però, sono sicuramente i gestori delle le attività commerciali presenti nella frazione evento escluso, oramai da mesi, il centro di Villa Campanile dalle principali vie di passaggio. Sono proprio loro che hanno espresso la loro rabbia proprio perché si sono visti diminuire drasticamente le vendite. Insomma se un mese di blocco era gestibile e quindi si poteva in qualche modo arginare il disagio, in cambio di un miglioramento, gli attuali 2 mesi e mezzo, senza alcuna informazione su quale sarà il termine ultimo dei lavori e quindi la normale riapertura della strada, sono veramente troppo. Ci chiediamo infatti, come siano stati pianificati i lavori, come mai è stato indicato con tanto di cartello, un termine di riapertura della strada notevolmente superato e quale è l’effettiva data di fine lavori e quindi di riapertura della strada. Ma ciò che più indigna residenti è commercianti – con cocludono i grillini – è che in quella strada, da settimane non si vedono operai al lavoro, anzi sembra un cantiere abbandonato. Nei cantieri privati il non rispetto dei termini di consegna comporta spesso penali perché si creano disagi nel pubblico tanto paga pantalone”.

 

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