Consorzio di Bonifica e costruttori, prove di collaborazione

Il Consorzio di Bonifica Toscana nord che in parte ha in carico anche i territori del comune di Castelfranco di Sotto e di Santa Croce sull’Arno, può aiutare la ripresa del settore dell’edilizia se presta attenzione al tessuto di piccole e medie imprese che formano l’imprenditoria locale, realtà legate al territorio che cercano di mantenere l’occupazione in un settore che ancora fatica a ripartire e che, soprattutto, sono capaci di offrire una risposta efficace alle esigenze dell’ente in termini di professionalità e reperibilità. Questo è quanto è emerso nell’incontro tra presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili Ance Toscana Nord, Stefano Varia e il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Ismaele Ridolfi, un’occasione creata per focalizzare l’attenzione sui temi inerenti la difesa del suolo e legati al comparto delle costruzioni di cui Ance Toscana Nord rappresenta le maggiori realtà produttive nell’ambito del circuito delle Casse edili di Lucca, Pistoia, Prato.

“E’ stato un confronto molto proficuo – spiega Varia – in particolare abbiamo apprezzato la precisa scelta del Consorzio di non ricorrere al sorteggio per la selezione delle imprese ma di attuare meccanismi di invito a rotazione degli operatori iscritti nell’albo fornitori e di valorizzare la partecipazione delle piccole e medie imprese anche attraverso l’elemento della collocazione geografica delle sedi operative delle aziende rispetto ai luoghi di esecuzione dei lavori, così come peraltro prevede la normativa e come da tempo chiediamo. Abbiamo inoltre segnalato anche il tema della manutenzione del Serchio, caro alla nostra Associazione e già oggetto, in passato, di numerose proposte agli Enti preposti, sul quale abbiamo chiesto che le competenze del Consorzio possano indirizzarsi concretamente verso le soluzioni da tempo auspicate, per le quali ribadiamo la disponibilità delle nostre imprese”.
“Con l’associazione nazionale dei costruttori edili abbiamo convenuto sulla massima trasparenza e utilità di modalità operative, sulla base di elenchi di fornitori che sono costantemente aperti e aggiornati, con cui il nostro Ente riesca a garantire un’ampia rotazione degli inviti e degli affidamenti – evidenzia Ridolfi – come è richiesto, tra l’altro, anche dal codice degli appalti e dalle linee guida dall’Anac. Così come la nostra attenzione alle piccole e medie imprese, anche questo richiesto dalla normativa, ma spesso disatteso dalle stazioni appaltanti. L’attività del Consorzio dimostra inoltre come l’impegno per la sicurezza idraulica possa diventare un motore potente per lo sviluppo economico del territorio. Basti pensare agli 87 progetti, per un investimento totale di 17milioni di euro, che l’Ente consortile sta realizzando su tutto il comprensorio, grazie agli stanziamenti intercettati sulla linea di finanziamento europei del Programma di sviluppo rurale. Si tratta, naturalmente, di risorse che stanno andando in primis a risolvere problemi idraulici strutturali, più volte segnalati dai cittadini. Ma che diventano occasione formidabile per creare occasione di investimenti e lavoro per le aziende del nostro territorio”.

 

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