Bignè di Orentano, Giani chiede il Pegaso per il 2020

“L’evento è unico, tra i più significativi che il nostro territorio può offrire. E la pasticceria di Orentano è un’arte riconosciuta in tutta Italia: questi maestri artigiani sono rinomati e lavorano in laboratori di altissimo pregio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani presentando in Regione la Sagrà del Bignè di Orentano. Circa 40mila, spiega il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, i bignè  che compongono “il nostro dolcione, una montagna di bignè lunga 14 metri, larga 4 metri e alta 16 metri”. Che quest’anno è dedicata alla Vespa Primavera (Bignè su due ruote, compleanno in Vespa per dolcione e pizza).

La rassegna festeggia una “eccellenza toscana”, ricorda Giani e conferma lo “spirito che ha da sempre animato questa originalissima manifestazione”. Nel ricordare il “tema forte dei primi anni”, ossia la valorizzazione dei monumenti regionali e il Duomo di Spoleto che ne è stata l’ultima rappresentazione due anni fa, il presidente parla della volontà di celebrare grandi eventi e anniversari: “Così è stato l’anno scorso con i 100 anni del Giro d’Italia, così è quest’anno con la Vespa e così sarà, forse, nel 2020 per il cinquantesimo della Regione”, scherza Giani pensando magari a un Pegaso fatto di bignè.
Il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti ricorda due elementi della festa: il legame con il territorio e l’attività di volontariato. “La sagra testimonia l’attaccamento al paese da parte di chi è andato lontano per motivi di lavoro, ma che ogni anno ritorna e festeggia le proprie tradizioni. Tutto questo non sarebbe però possibile senza il prezioso aiuto di tanti volontari che aiutano a confezionare il dolcione e la festa, più in generale”.

 

il nostro dolcione, una montagna di bignè, circa 40mila, lunga 14 metri, larga 4 metri e alta 16 metri”.

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