Botti, niente ordinanze. Sindaci: “Non abbiamo la forza”

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Nessuna ordinanza contro i botti e le esplosioni della notte del 31 dicembre per il 2018. Quindi libertà di aprire il fuoco a proprio piacimento, ma con buonsenso senza nuocere agli altri, meglio se poi non lo fate.

È questa la decisione presa dai sindaci dei comuni di Castelfranco di Sotto, Santa Croce Sull’Arno, Montopoli e San Miniato. A spiegare questa scelta è stato, per conto anche degli altri tre colleghi Vittorio Gabbanini, Giulia Deidda e Giovanni Capecchi, il sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti che spiega: “Le ordinanze contro i botti di Capodanno per avere efficacia devono essere accompagnate dal buon senso dei cittadini, solo così si può arginare un fenomeno che ogni volta crea purtroppo incidenti e preoccupazioni anche agli amici a quattro zampe”. Quest’anno i sindaci infatti hanno deciso di non firmare ordinanze per vietare i ‘botti’ nella notte di San Silvestro: “In vista dei festeggiamenti del 31 dicembre, ci appelliamo al buon senso dei nostri cittadini” dice Toti. Poi il primo cittadino di Castelfranco, che parla anche a nome degli altri sindaci del Valdarno pisano aggiunge: “Divertiamoci senza nuocere agli altri. Festeggiare senza utilizzare i botti di Capodanno non vuol dire divertirsi di meno; significa semmai non recare danno e preoccupazione alle persone e agli amici a quattro zampe. Il territorio del Comprensorio ha sempre manifestato un grande senso di civiltà e rispetto per gli altri, e ancora una volta vi chiediamo di dimostrarlo. Molti sindaci hanno scelto di imporre un’ordinanza per bloccare i botti, ma noi, come molte altre realtà, siamo convinti che invece di una legge occorra semplicemente buon senso. L’ordinanza è una misura che in realtà possiamo applicare soltanto a parole – spiegano i sindaci – perché poi non disponiamo dei numeri necessari (nelle forze di polizia ndr)per garantire un controllo capillare del territorio. Proprio in virtù di questo, abbiamo congiuntamente deciso, insieme a molti altri Comuni, che nel Comprensorio non ci saranno ordinanze. L’unico metodo efficace è quello di rivolgersi direttamente alla sensibilità delle persone, soprattutto ai giovani – concludono -, perché reprimere non vuol dire farsi rispettare. Quello che desideriamo trasmettere è l’importanza di coltivare il senso di civiltà in ognuno di noi. Buon divertimento a tutti,- conclude Toti a nome anche degli altri sindaci – nel rispetto degli altri e dei nostri amici a quattro zampe”.

Anche Fucecchio ha deciso di non firmare ordinanze, ma per un motivo diverso, perché nel suo regolamento di polizia dell’unione dei comuni dell’Empolese Valdelsa in reltà esiste già un divieto di far detonare materiale pirotecnico in luogo pubblico o comunque aperto al pubblico. La prefettura di Firenze ha recentemente invitato le amministrazioni comunali a sensibilizzare i cittadini affinché in occasione del capodanno non vengano utilizzati i cosiddetti botti, o quanto meno che sia limitato il più possibile l’utilizzo. Molte amministrazioni in questi giorni hanno emesso apposite ordinanze. Nell’Empolese Valdelsa questo non è necessario in quanto il divieto di far esplodere petardi in aree pubbliche o di uso pubblico, è già contenuto nel regolamento di Polizia Urbana. L’articolo 9 del regolamento vieta anche le accensioni pericolose per le quali prevede sanzioni di 150 euro.
“Abbiamo inserito questi divieti nel regolamento – spiega il sindaco di Fucecchio e delegato alla polizia municipale per l’Unione dei Comuni Alessio Spinelli – perché sappiamo bene quanto possa diventare pericoloso l’uso di prodotti pirotecnici in mani non esperte e in luoghi affollati. Invito tutti i cittadini, soprattutto i giovani che si ritroveranno per fare festa per San Silvestro, al rispetto delle regole e a tenere comportamenti civili, nel rispetto delle altre persone ma anche dei tanti animali domestici e non, che, come è noto, soffrono per le improvvise esplosioni che si verificano la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio. Invito anche tutte le associazioni di volontariato, ma anche quelle sportive, ricreative, culturali a farsi portavoce verso i propri associati di questo messaggio e di questo invito per trascorrere tutti insieme un capodanno all’insegna dell’allegria e del divertimento ma senza correre inutili pericoli che possano mettere a repentaglio la salute delle persone. Mi appello all’intelligenza e alla sensibilità dei cittadini degli 11 comuni perché è evidente che in occasione di feste di massa come quella del capodanno non sia possibile controllare tutti gli angoli delle città e dei territori. Occorre puntare sulla prevenzione e sulla diffusione di messaggi di civiltà. Sono certo che la nostra sia in gran parte una comunità matura e responsabile, lontana da certi eccessi che oramai dovrebbero appartenere solo al passato”.

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