Messa in latino? “No, grazie”

di Riccardo Cardellicchio

Ci mancava. C’è, a Fucecchio, chi – nostalgico e reazionario – vorrebbe fare un bel po’ di passi indietro per tornare alla messa celebrata in latino, lingua morta, che non ha tanto spazio neanche nella scuola. Non conosco chi faccia parte del gruppo ‘Maria Immacolata’. Per ora, chi si è esposto, diventandone il portavoce, è l’avvocato Giovanni Briganti. Bene hanno fatto il vescovo della diocesi di San Miniato don Andrea Migliavacca ed i parroci dell’unità pastorale di Fucecchio a rispondere di no alla richiesta. Ma quelli di ‘Maria Immacolata’ sembra siano persone toste, decise ad andare per la loro strada, fino ad arrivare, con la loro istanza, in Vaticano. Staremo a vedere come andrà a finire.

Però, non vorrei che fosse soltanto un pretesto per far mandare via i preti stranieri, che hanno sì ‘addolcita’ la crisi delle vocazioni, ma hanno problemi anche col latino. E’ solo un’ipotesi di un giornalista sospettoso. Il fatto certo è la richiesta, bocciata in loco, della messa celebrata in latino…
In latino maccheronico, si diceva. Infatti, i preti, con le spalle ai fedeli, su altari lontanissimi, senza microfoni, s’inventavano le parole, bisbigliavano frasi dove il latino prendeva vie traverse. Che noia.

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