S.Miniato, 20 spettacoli in 9 giorni col Palio di San Rocco

Si arricchisce di due giorni in più il cosiddetto Palio di San Rocco, che fa da cornice al Festival del Pensiero Popolare. Appuntamento a San Miniato dall’8 al 16 agosto, come sempre nelle strade, nelle piazze e negli angoli più caratteristici del quartiere orientale del centro storico. Una manifestazione che raggiunge quest’anno l’ottava edizione, diretta da Andrea Mancini e organizzata dal comune di San Miniato con la collaborazione di varie associazioni come il movimento Shalom e la filarmonica Verdi.

Un appuntamento all’insegna della cultura, del cinema e del teatro che, quindi, si amplia di ben due giorni rispetto alle edizioni precedenti. In programma una ventina di spettacoli teatrali, insieme a proiezione di film, incontri con ospiti e personaggi, concerti di musica e passeggiate lungo le antiche strade medioevali. In arrivo anche serate popolari, come quella del 16 agosto, con il grande Buttafumo che spargerà incenso in piazza Buonaparte. Protagonista di questa edizione, però, sarà soprattutto il cantante Don Backy, al secolo Aldo Caponi, che oltre ad esibirsi in concerto parteciperà a letture teatrali, spettacoli e incontri di approfondimento dedicati soprattutto alla sua esperienza cinematografica.

“Quest’anno avremo due giorni in più – sottolinea Andrea Mancini – perché era sempre più difficile contenere tutto in una settimana. L’obbiettivo però non cambia: offrire non tanto e non solo un’occasione in cui si gode del mangiar bene, ma anche approfittare di una manifestazione nata per avvicinare la cultura alle persone comuni. Il tutto all’interno di un programma che quest’anno offre oltre 20 spettacoli in piazza, cosa davvero non da poco nel panorama dei festival.” Soddisfazione anche da parte dell’amministrazione. “Per chi come me è vicino al giro di boa del secondo mandato – aggiunge l’assessore al turismo Giacomo Gozzini – viene naturale chiedersi “ma cosa ho fatto? Qual’è il bilancio del mio mandato?” Ecco, credo che aver dato nuova luce a questa manifestazione rappresenti per tutta l’amministrazione una medaglia sul petto. Una manifestazione importante che si svolge in un periodo dell’anno particolare e in un luogo del centro altrettanto particolare. Il Palio di San Rocco dimostra che siamo vivi e accoglienti anche ad agosto. Senza dimenticare che la manifestazione si svolge lungo il percorso della via Francigena: ci contraddistinguiamo anche per questo”. Per il sindaco Vittorio Gabbanini è Palio di  San Rocco è la dimostrazione  che San Miniato sta crescendo nel  turismo e nella cultura: “Andrea Mancini ha ripreso in mano questa manifestazione quando non esisteva più,  organizzando  spettacoli di nicchia e popolari. Spettacoli dedicati a chi viene a visitare la città e a coloro che restano a San Miniato”. “Di turisti ce ne sono tanti – aggiunge Delio Fiordispina – e questo è un biglietto da visita importante. San Rocco ormai attira anche visitatori che vengono a San Miniato proprio grazie al festival”.

Tanti poi, entrando nel vivo del Festival, gli eventi che per 8 giorni animeranno il centro storico: dalle mostre, come quella dedicata al “Poggio coronato” del sanminiatese Sauro Mori, con le sue opere sull’acqua e su Roffia, o quelle fotografiche di artisti della zona come Pasquale Moffa, Umberto Montiroli, Daniele Alamia, Andrea Lippi e Piero Fiaschi. Molto spazio sarà poi dedicato al cinema, con particolare riferimento alla figura di Don Backy in alcune pellicole cult degli anni ’60 e ’70, con proiezione di spezzoni da “Il monaco di Monza” di Sergio Corbucci (l’8 agosto), da “I sette fratelli Cervi” di Gianni Puccini con il cantante santacrocese e Gian Maria Volontè (l’11 agosto), o da “Una cavalla tutta nuda” del ’72, con Barbara Bouchet (venerdì 12 agosto); dal “Satyricon” di Polidoro o da “Barbagia, la società del malessere” del ’69, con Terence Hill. Restando sempre nell’ambito della settima arte, un momento importante sarà dedicato ai fratelli Taviani con la proizione del documentario “La passione e l’utopia” di Mario Canale, in gran parte girato a San Miniato (13 agosto). Astri nascenti del cinema saniminiatese, poi, saranno presentanti con la proiezione in piazza di “Bomba libera tutti!” di Mattia Catarcioni e Alessandro Gelli, in collaborazione con Arci Zona Cuoio. “Il sarto dei tedeschi”, documentario pluripremiato di Cristiano Mori, sarà poi la “ciliegina sulla torta” dell’11 agosto.

Il teatro popolare poi avrà la sua parte, con vari appuntamenti lungo tutta la nove giorni di eventi: da “Che mondo sarebbe senza panzanella (col pane di ieri)”, l’8, a cura della compagnia Gruppo Core con canzoni e teatro con gli anziani di nove case di riposo della zona a “E ora non mi rinchiudere. Il viaggio della follia” dedicato alla via Francigena, come sempre al centro di numerose iniziative durante il Festival, fino a spettacoli di musica yiddish, flamenco, spettacoli comici e musicali. Protagonisti anche molti attori, come Emanuele Arrigazzi, protagonista dell’incontro “La valigia dell’attore”, sul fare teatro oggi, e della performance “I lunatici”, il 12 agosto. La spiritualità come filo conduttore che spesso s’intreccia con la tradizione popolare avrà come momento culminante l’incotro fra il vescovo Mons. Andrea Migliavacca e don Raimondo Sinibaldi, dell’ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, per raccontare le vicende della Romea strata, l’antica via che dal nord europa si ricongiungeva alla Francigena proprio a San Miniato. Di giubileo delle donne e del ruolo dell’altra metà del cielo parlerà invece don Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom.  

I giochi popolari che tanto hanno reso celebre il Festival, fra cocomeri rotti col sedere ed altre trovate goliardiche, poi, si terranno la sera del 16 agosto a partire dalle 18, con a seguire il Premio di San Rocco dedicato quest’anno a Don Backy che, in chiusura della manifestazione, terrà un concerto con il suo gruppo dal titolo “L’immensità”.

Nilo Di Modica

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