Pasta Caponi in mostra fino a sabato, il sapore della tradizione al teatro Roma foto

E’ come quando finisci un capitolo e ci metti un segno. Per ricominciare da lì e andare avanti, scrivendo una storia più bella, ricca e completa, della quale, però, hai già messo le basi. E’ un incontro tra passato e futuro la mostra che ancora fino al 25 novembre sarà al teatro Roma di Pontedera. Una mostra che racconta la storia del Pastificio Caponi per riprendere lì da dove ci si era fermati, che esibisce i prodotti e che raccoglie un po’ della storia di Pontedera.

Non in un edificio a caso, ma proprio in quel teatro che, come una macchina del tempo, racchiude tempi diversi e li mescola, quasi fossero ingredienti di quella pasta che non sa solo di uovo e semola ma anche di storia e tradizione. In molti hanno già fatto un giro tra le foto e i prodotti – che rendono la mostra tridimensionale -, raccontando un po’ della propria storia cominciata nel 1953: di quella mamma riconosciuta in foto, di quella zia che lavorava lì. Di quella lasagna, soprattutto, che sapeva di pranzo dalla domenica. D’altra parte, ricordare ai pontederesi che la Caponi è la loro pasta è uno degli obiettivi di Federico Pasqualetti, l’imprenditore che ha acquistato lo storico marchio (Rilancerà la Pasta Caponi, nuovo progetto per Pasqualetti). E con il territorio, Pasqualetti ha già iniziato il suo percorso: la mostra e la cena conclusiva opera dello chef Francesco Chiavacci mettono insieme – con il sostegno di Banca di Pisa e Fornacette – pastificio Caponi e Savini tartufi, le macellerie Desideri di Pontedera e Davide Balestri di Lari e i vini di Torre a Cenaia. L’allestimento è a cura di Idea verde love Ponsacco mentre l’idea, l’organizzazione e la regia dell’evento sono di Marco Vanni Photographer, direttore artistico della Notte bianca di Pontedera e creatore di Life for music, associazione culturale che si occupa di comunicazione e spettacolo. 

 

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