Il Frantoio Parlante, stagione teatrale in Convento

“Rinnoviamo un impegno che in realtà lega il convento di San Francesco al Teatro dal dopoguerra”. Con queste parole Franco Elia, della comunità Nuovi Orizzonti, ha voluto sottolineare l’impegno che dal 24 gennaio per due mesi vedrà l’antico convento sanminiatese trasformarsi in palcoscenico per la rassegna di teatro d’impegno “Il Frantoio Parlante”, curato da Andrea Mancini. Cinque spettacoli per tutti e altri 4 pensati principalmente per bambini e ragazzi.

 

Un vero e proprio ritorno alle scene dopo qualche anno di pausa per la storica rassegna teateale, che negli anni ha “viaggiato” per San Miniato portando il teatro in alcuni dei luoghi più caratteristici e sconosciuti dell’antico borgo. “In qualche modo con questo convento viviamo anche un ritorno a casa, considerando che gli attori del Dramma fin dall’inizio hanno sempre preferito farsi ospitare da queste mura – commenta con una battuta Mancini, che cura tutta la rassegna con il “Teatro della Conchiglia”. – Gente di spettacolo che qui, per qualche motivo, trovava anche la spiritualità. Anche questa è San Miniato”.

Il programma

Un viaggio nello spettacolo che avrà inizio il 24 gennaio alle 21,30, nell’ex frantoio del convento, con “Il caso di Alessandro e Maria” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, messo in scena da Nicoletta Maria Loisi e Nicola Pannocchi sotto la regia di Claudio Cinelli, personaggio importante della scena di tutto il mondo, che dopo il successo straordinario dei suoi spettacoli di teatro di figura, di teatro danza, di lirica, torna al teatro di parola e lo fa con questo testo che a suo tempo vide in scena, oltre a Gaber, uno straordinaria Mariangela Melato. La stagione continuerà sabato 3 febbraio, sempre alle 21,30, stavolta nell’antico refettorio del convento (un luogo poco noto, che risale al 1200), dove Abdolie Bonjang, Lamin Cham, Benjamin Compaore, Abass Dahabas, Chejk Djiba, Valentine Igwe, Alhagi Jadama, Sarjo Tourai, Patrick Tadjuidie, Issa Togola, cioè dieci richiedenti asilo, ospitati nella Casa della Pace di Collegalli, dal Movimento Shalom, daranno vita alla loro “Orestea Africana”, cioè un mito all’origine della civiltà occidentale, che può diventare una bellissima storia africana. Una storia ricca di implicazioni di estrema attualità. Lo spettacolo sarà tutto giocato su canti, balli e ritmi travolgenti, in quello che potrebbe essere anche letto come il concerto di una Banda Africana. Ancora un’operazione di grande interesse, nell’antico refettorio, sabato 17 febbraio ore 21,30, con “Anna Frank giocava al calcio” (testo e regia di Andrea Mancini), dove Erika Casula, un’attrice che può ricordare la giovane ebrea morta nei campi di concentramento, racconta la storia di Carlo Castellani un giocatore dell’Empoli, morto anche lui per mano dei nazisti. Una storia di forte intensità, ma anche di grande leggerezza, perché Hitler non ce l’ha fatta a far dimenticare i gol del campione e neanche la vitalità delle storie narrate da Anna nel suo diario. Sabato 21 febbraio ore 21,30, stavolta nell’ex frantoio, sarà la volta di “Mostro”(regia di Sergio Bulleri) , un lavoro sulla violenza contro le donne, recitato da Cristina Ferniani, Nicola Moscardi, Cinzia Salvadori, Susanna Pietrosanti, insieme a molti giovani allievi di una scuola di teatro che si chiama Open Doors, e che nei prossimi mesi aprirà le sue porte proprio dentro al convento di San Francesco. Ultimo spettacolo in programma, sarà un altro titolo prestigioso, sempre nell’ex frantoio, stavolta non in prima né in anteprima, giacché Simone Migliorini l’ha portato in scena centinaia di volte. Stiamo parlando di “Novecento” di Alessandro Baricco, con le musiche originali eseguite al piano dal maestro David Dainelli. Migliorini, premiato quest’estate con il premio San Rocco 2017, era stato invitato con questo che è il suo cavallo di battaglia, portato in scena prima di tutti, prima anche di Tim Roth, interprete del film “La leggenda del pianista sull’oceano”, tratto proprio da questo testo di Baricco.

I vari spettacoli saranno poi dedicati in alcuni appuntamenti della mattina anche ai ragazzi delle scuole elementari e medie di San Miniato, unitamente ad altri lavori teatrali dedicati ai pi piccoli, come lo spettacolo “Kaspar, il Pulcinella boemo” con Tomas Jelinek e “Giovanna e Tommasone”, sempre con Jelinek e Andrea Mancini.I biglietti per gli spettacoli costano 8 euro per gli adulti e 4 per i ragazzi, la stagione infatti proseguirà, anche con altri titoli, rivolta alle scuole, dalle elementari alle superiori.

Nilo Di Modica

 

 

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