Bignè su due ruote, compleanno in Vespa per dolcione e pizza foto

I 50 anni del bignè coincidono con i 50 della Vespa Primavera. Sommati, fanno i 100 anni di Vito, il re della pizza di Orentano. Territorio e prodotti tipici sono gli ingredienti della prossima festa del bignè di Orentano che non è solo dolcione ma anche pizza, zafferano, fagioli e altro ancora. I protagonisti della presentazione dell’evento 2018 sono stati però i pasticceri, alcuni arrivati fin da Roma. Perché il dolcione è nato così, alla fine, come ha ricordato il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, per riunire gli orentanesi rimasti e quelli migrati.

Nell’ambito dell’Agosto Orentanese 2018, dal 6 al 14 agosto, torna quest’anno per la 50esima edizione “La Festa del Bignè” organizzata dall’Ente Carnevale dei Bambini di Orentano con il patrocinio e il supporto del Comune di Castelfranco di Sotto, in programma per il 18 e 19 agosto. La tradizionale sfilata del maxi dolce fatto di bignè sarà dedicata alla Vespa Primavera. La manifestazione è stata presentata stasera (26 luglio) al Museo Piaggio a Pontedera. Sono intervenuti il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, il presidente della Fondazione Piaggio Riccardo Costagliola e l’Ente Carnevale dei Bambini di Orentano. Presente anche il consigliere regionale Andrea Pieroni, sempre attento al territorio e alla sua promozione.Dal 1968 viene organizzata questa particolare sagra che ha come momento principale la sfilata di un maxi dolce che rappresenta un elemento simbolico della cultura italiana (un monumento o una ricostruzione relativa ad un avvenimento sportivo, sociale o culturale di particolare richiamo). Il primo “dolcione” della storia orentanese risale al 1987, una struttura, costruita su un pianale mobile, guarnita con 25mila bignè e circa 25 metri quadri di pan di spagna farcito alla crema. Dopo la sfilata nella strada principale del paese, il maxi dolce viene distribuito gratuitamente agli intervenuti. Il lavoro preparatorio per la realizzazione della struttura impegna un team di volontari che si adoperano con impegno e competenza per circa tre mesi.
“La Festa del Bignè – ha detto il sindaco Gabriele Toti – riesce ogni anno a mette al centro due fondamentali elementi. Il primo è un collegamento con una tradizione popolare, ormai parte della storia e dell’identità del nostro territorio. Il secondo è il fattore della socialità. Un’occasione che valorizza e rinnova il senso di aggregazione all’interno della comunità, richiamando ogni volta centinaia di persone. Quest’anno poi la sagra si arricchisce di un valore aggiunto, il legame con la Vespa, un simbolo di italianità e non solo, un prodotto di eccellenza del nostro territorio conosciuto in tutto il mondo”.
Il presidente Giani, soddisfatto della manifestazione, ha detto: “La Toscana è il genio. In ogni campo. Quello di Orentano è questo: il cibo, il bignè. Il dolcione, poi, è un’opera d’arte attorno alla quale si riunisce tantissima gente. Per me, ormai, è una tappa di ritorno dal mare. Con quella di Spoleto, le cattedrali avevano raggiunto il massimo livello. Bene hanno fatto a cambiare, onorando il giro d’Italia lo scorso anno e la vespa quest’anno. Siete sempre una sorpresa. È giusto valorizzare questa festa, vanto di tutta la Toscana. Cerchiamo di fare di più”. E il presidente della Fondazione Piaggio Costagliola ha aggiunto: “Tra le missioni della Fondazione c’è la valorizzazione del territorio. Che non è solo Pontedera ma la Toscana. Vi prometto da ora che questo luogo è sempre aperto per voi e per aiutarvi. Venite quando volete”. Il sindaco Toti, ripercorrendo questi dolci 50 anni orentanesi, ha presentato e ringraziato i prodotti, le associazioni e tutti quelli che, ogni anno, mettono in piedi un evento capace di farsi notare, per creatività e fantasia, ma anche per l’impegno da parte di tutta la comunità. Segno tangibile di un orgoglio orentanese che unisce una comunità molto più grande della piccola frazione. (E.ven)

 

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