Mortalità materna, Cisanello coordina la Toscana

Sorveglianza della mortalità materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive future è il titolo del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi all’istituto superiore di sanità di Roma e ha coinvolto anche la Toscana.

Con l’evento si è chiuso il periodo di sorveglianza di due anni (gennaio 2013 – gennaio 2015) previsto dal progetto del Ministero della salute sul monitoraggio della mortalità materna. Nei primi due anni sono state coinvolte solo sei regioni (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia) in cui avvengono il 49 % del totale delle nascite nel Paese. La Regione Toscana ha identificato in Vincenzo Nardini, direttore dell’Unità operativa di Anatomia patologica 2 dell’Aoup, il referente regionale per l’anatomia patologica. Il progetto pilota è nato per definire e sperimentare un modello di sorveglianza attiva della mortalità materna per vederne l’efficacia nel produrre rilevazioni affidabili, monitorando e raccogliendo le informazioni utili a prevenire i decessi materni evitabili, avendo riscontrato una sottostima del 63 %. Visti gli incoraggianti risultati raggiunti in questi due anni, così come è emerso dal convegno, il Ministero ha deciso di includere nel progetto anche le Regioni Lombardia e Veneto, raggiungendo, in tal modo, una “copertura” di circa il 75% delle nascite in Italia.

 

 

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