Fanucci (Pd): “Sostegno per il rilancio delle terme”

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“Adottare una serie di provvedimenti di sostegno al termalismo, fra cui la reintroduzione della copertura Inps e Inail per le cure termali che prevedevano l’erogazione di prestazioni economiche accessorie. E destinare risorse per la revisione, nel triennio 2016-2018, delle tariffe massime erogate dal Servizio sanitario”. E’ quanto prevede una mozione per il riordino redatta dall’intergruppo parlamentare Amici del termalismo, presentata oggi (6 agosto) a Montecitorio dal deputato del Pd Edoardo Fanucci alla presenza di numerosi parlamentari, operatori e attori istituzionali del settore termale.

“Con 378 stabilimenti, oltre 60mila addetti e un fatturato annuo diretto di circa 800 mln di euro, il termalismo – continua Fanucci – è una delle componenti più radicate del patrimonio turistico, culturale e storico del nostro Paese. Anche il settore termale è stato, però, pesantemente colpito dalla crisi economica, avendo subito una contrazione del fatturato per cure, nel periodo 2008-2014, di quasi il 20 per cento”.
“Per far fronte a questa situazione da alcuni mesi – ricorda il deputato democratico – l’intergruppo parlamentare Amici del termalismo ha redatto una mozione di indirizzo al governo. Essa impegna il governo ad adottare una serie di provvedimenti di sostegno al termalismo, fra cui la destinazione delle risorse necessarie per la revisione, nel triennio 2016-2018, delle tariffe massime erogate dal Servizio sanitario; l’estensione a tutti i lavoratori stagionali, a partire da quelli del settore termale, l’indennità di disoccupazione prevista dalla Naspi, già attiva per i lavoratori del settore turismo; l’istituzione della Giornata nazionale delle Terme d’Italia”.
“La logica da seguire – sottolinea l’onorevole Fanucci – è quella di accogliere le direttive comunitarie relative all’assistenza sanitaria transfrontaliera. Servono strumenti che consentano al settore termale di poter cogliere le opportunità che offre un nuovo mercato potenzialmente destinato a interessare 600 milioni di europei dei 28 paesi, 2 milioni di medici e 20 milioni d’infermieri e operatori termali. Quella rappresentata dall’Unione Europea è una grande opportunità. Anche dal punto di vista finanziario, con la possibilità di accedere a finanziamenti e fondi. Ma per far questo, bisogna costituire un insieme di distretti del termalismo, riconosciuti e coordinati a livello nazionale”.
Infine, una nota relativa al rilancio degli stabilimenti termali statali: “Nel primo provvedimento legislativo utile – afferma il deputato democratico – è necessario introdurre una disciplina che definisca i criteri per il rilancio degli stabilimenti termali in mano pubblica, attraverso idonee modalità di ristrutturazione dei debiti accumulati che siano contestualmente accompagnate da profondi processi di ristrutturazione organizzativa, anche attraverso un impegno diretto di Cassa depositi e prestiti”.
“Il nostro obiettivo, adesso – ha concluso Fanucci – è una rapida calendarizzazione della mozione in aula. Nei prossimi mesi, proseguiremo anche con il lavoro per presentare la proposta di legge di riordino e di riforma del settore termale e siamo certi che le proposte contenute nella mozione, opportunatamente sviluppate, saranno in grado di dare una concreta attuazione al progetto di rilancio del settore termale del nostro Paese”.

 

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