Rifiuti, zone di confine sorvegliate speciali. Fioccano multe

Bisogna fermare il movimento dei rifiuti che si è creato nella zona del Cuoio da comune a comune, che genera conferimenti impropri e abbandoni e che i tecnici chiamano migrazione dei rifiuti. Questo è uno degli obiettvi che si ono dati gli amministratori locali dopo che è emerso che c’è chi dal proprio comune va ad abbandonare l’immondizia non differenziata in quello vicino, come emerge dalle centinaia di multe che nel Comprensorio sono state staccate dai blocchetti dei vigili nelle ultime settimane. Un dato che emerge soprautto analizzando le sanzioni da 500 euro fatte dalla polizia municipale di San Miniato.
Ci sono cittadini di Empoli, Pontedera, Santa Croce, Fucecchio e Montopoli. Poi ci sono, certo, anche tanti samminiatesi tra i 71 raggiunti da una multa per abbandono di rifiuti nel 2015 a San Miniato. Molte di quelle multe sono arrivate dopo il 4 maggio, da quando, cioè, San Miniato ha esteso a tutto il territorio comunale la raccolta porta a porta dei rifiuti e, quindi, intensificato i controlli.

Sono rimaste le campane blu e verdi, quelle per la raccolta di vetro e multimateriale, che hanno creato, in un primo momento, qualche criticità. Non certo per colpa loro, ma per il fatto che, al fine di evitare il conferimento dei più svariati materiali, richiedono che i contenitori si inseriscano uno alla volta. Così, per fare prima, qualcuno lascia i sacchetti incastrati sull’apertura o direttamente a terra. Con il risultato che la piazzola va pulita e la spazzatura non viene differenziata. Le situazioni di criticità sono state subito notate dall’amministrazione comunale di San Miniato, che si è rimessa al tavolo con Geofor per studiare soluzioni a costo zero. Quello che è uscito una volta alzatisi da quel tavolo, è un piano nel quale c’è attenzione prioritaria al centro storico, ma con iniziative per tutelare i territori di confine, il potenziamento dell’orario del centro di raccolta e interventi volti a spingere sempre di più la raccolta differenziata, anche se, in pratica, quello da fare è un cambiamento culturale, che riguarda una parte importante della vita quotidiana di ciascuno.
Nel centro storico, i bidoncini blu hanno meno impatto visivo rispetto alle campane e tutte le mattine le piazzole vengono pulite, anche anticipato di un’ora l’entrata in servizio dell’operatore per riuscire a garantire lo spazzamento. Tutte le raccolte, inoltre, nella dorsale principale della città, vengono fatte dalle 6 alle 8. Nel resto del territrio, inoltre, sono stati potenziati lo svuotamento delle campane, ora previsto due volte la settimana e alcune postazioni. E’ gratuita, poi, la chiamata per il ritiro a domicilio di sfalci e potature, ingombranti grazie a un numero verde e ritiro da concordare entro un paio di giorni.
Il centro di raccolta comunale, ora è aperto tutte le mattine e il pomeriggio di martedì e giovedi. Un servizio, questo, che i samminiatesi stanno cominciando a utilizzare, visto che a luglio si sono registrate 2.194 presenze a fronte delle 1.186 del 2014 e a giugno sono state 1.874 rispetto alle 1.224 del 2014. Per scoraggiare l’abbandono dei rifiuti nei punti di maggior transito, le campane sono state tolte dalla piazza antistante l’istituto Cattaneo, a Poggio di Cecio e in altri luoghi di passaggio. D’altra parte restano i territori di confine quelli più critici e quelli dove si intensificano i controlli: agenti della municipale, anche in borghese, potrebbero essere a San Romano, San Donato, la Borghigiana, via Bassa, La Scala, via Catena.
Cosa cambia da comune e comune
Una situazione quella dei conferimenti impropri dei rifiuti nel Comprensorio del Cuoio potenzilmente difficile da gestire e forse la difficoltà è data anche dal fatto che inizilmente nel passaggio alla raccolta porta a porta dei rifiuti, ogni comune si è mosso sostanzialmente in autonomia. Un primo tentativo di dare uniformità ai controlli si è raggiunto con l’accordo tra i quattro municipi e l’Anpana l’associazione della guardie ambientali che hanno potere di sanzionare chi è colto in flagranza di reato ad abbandonare rifiuti. Tra i vari comuni però vi è stata una diversa solerzia nella gestione dei conferimenti impropri, dettata non da negligenza, ma da una situazione preesistenze differente da zona a zona, a San Miniato in particolare a Ponte Egola le sanzioni sono scattate subito dopo i primi conferimenti impropri con multe da 500 euro così come a Montopoli. Anche Castelfranco ha cominciato ad intervenire attuando un strategia “investigativa” con i propri vigili, ovvero risalire al proprietario di quei rifiuti e anche lì sono arrivate  le prime multe. Caso differente quello di Santa Croce sull’Arno che per il momento salvo rari casi come conferma l’assessore Marco Baldacci non ha ancora cominciato a fare sanzioni o controlli mirati sull’abbandono dei rifiuti. “Per il momento a Santa Croce non sono state fatte sanzioni, anche perché siamo aspettando nelle prossime settimane di cominciare a piazzare le telecamere nei luoghi dove si verificano i maggiori conferimenti improprio. Questo non vuol dire che non abbiamo preso contromisure. Come prima cosa abbiamo tolto le campane per il la raccolta degli abiti usati che erano diventate il pretesto per lasciare anche qui i rifiuti domestici non differenziati”.
Una questione quindi che sembra piuttosto complessa nella gestione del comportamento dei cittadini che abbandonano i rifiuti nonostante i comuni siano dotati praticamente di impianti e servizi in grado di garnatire lo smaltimento di tutte le tipologie e che ora potrebbe andare ad incidere pesantemente sui bilanci dei comuni, costretti a pagare soldi oltre il pattuito a Geofor per le operazioni di spazzamento e pulizia dei siti dove è stata abbandonata l’immondizia. Costi che su ampia scala rischiano quindi di pesare sui prossimi bilanci comunali e di far lievitare il costo della raccolta porta a porta, che di per se invece dovrebbe, dopo i primi tempi portare anche a una riduzione o quanto meno a un non aumento della bolletta dei rifiuti.  

Elisa Venturi

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