Poste, l’amarezza di Millozzi e Taglioli: “Non ci fermiamo”

Stanno chiudendo, uno a uno. O, meglio, semplicemente non aprono più, come invece hanno fatto per anni. Oggi è toccato a Treggiaia e Uliveto Terme, ieri era successo a Corazzano (leggi anche San Miniato diffida Poste, ma oggi Corazzano è stato chiuso. Ricorso al Tar entro il 29 settembre). Poste Italiane va avanti, nonostante i pronunciamenti del Tar, le manifestazioni e le diffide dei sindaci.

“Poste ha scelto la strada della prepotenza e dell’arroganza – ha detto il sindaco di Pontedera Simone Millozzi -, non tenendo conto della decisione della magistratura e nemmeno del doveroso dialogo con un’altra istituzione pubblica qual è il comune. La scelta di Poste è stata invece burocratica: ha voluto cioè lasciare chiusi quegli uffici non direttamente oggetto della sospensiva del Tar. Ma il nostro ufficio di Treggiaia non è stato menzionato nel ricorso del Tar solo perché la procedura è ancora in corso. La sentenza del Tar però dice una cosa chiarissima che vale per tutti gli uffici postali: se si vanno a toccare i servizi al cittadino occorre concordare i tempi e i modi con i territori interessati. Poste quindi ha fatto una scelta diversa dimostrando poca attenzione e dialogo con cittadini e istituzioni locali. Poste deve scegliere di sedersi a un tavolo con i comuni (e con l’Anci) e contemperare le esigenze di razionalizzazione con quelle di qualità della vita dei cittadini. Come è stato fatto altrove era possibile sospendere la chiusura e continuare a erogare un servizio che è importante per la cittadinanza e per gli anziani: chi risarcirà i danni patiti dai nostri cittadini stamani? Io credo che Poste sarà costretta a ripensare questa decisione anche perché da parte nostra continueremo in tutte le sedi la nostra lotta”.

“Una decisione irresponsabile”, quella di non aprire gli uffici postali di San Giovanni alla Vena e di Uliveto Terme secondo il sindaco di Vicopisano Juri Taglioli. “Il Tar – ha detto – ha esaminato i ricorsi dei vari comuni a scaglioni, siamo quindi in attesa che venga esaminato il nostro e restiamo in costante contatto con il nostro avvocato. Confidiamo in una sospensiva del provvedimento di Poste, come successo per altri comuni e di conseguenza in una riapertura degli uffici senza ulteriori prove di forza da parte di Poste che sta continuando ad andare avanti per la sua strada, dimostrandosi noncurante delle esigenze dei cittadini e di due comunità, sorda a ogni richiesta di dialogo e impermeabile a ogni pressione che stiamo facendo da ogni direzione. Nonostante questo non abbiamo certo la minima intenzione di smettere con la nostra battaglia, vogliamo riuscire a ridare ai cittadini i servizi che sono stati loro ingiustamente sottratti. Non li lasceremo comunque soli, in nessun caso”.

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