Valdera in prima fila per l’emergenza dei Sahrawi

Più informazioni su

Valdera in prima linea per il popolo Sahrawi. Sarà infatti Pontedera uno dei centri dell’azione regionale in soccorso al popolo “senza patria” che abita da sempre i territori del Sahara occidentale. A mobilitare enti e associazioni è la situazione venutasi a creare nelle ultime settimane nei campi profughi vicini alla città algerina di Tindouf, dove vivono da oltre 40 anni gli esuli saharawi scappati dall’invasione marocchina. Da giorni, infatti, si stanno abbattendo sulle casette di sabbia e sulle tende che ospitano centinaia di migliaia di donne, bambini ed anziani piogge e temporali di intensità inaudita.

Con le case stanno crollando anche ospedali, scuole, depositi di aiuti umanitari. Migliaia di persone non hanno più casa, vestiti, mangiare. Proprio per questo la Regione Toscana ha deciso di mobilitarsi. “La solidarietà della nostra regione che da oltre trenta anni è impegnata a sostenere la lotta per l’autodeterminazione del popolo saharawi deve ora compiere uno sforzo per far sentire a quei cittadini che non sono soli, che possono contare sull’impegno delle nostre associazioni, dei nostri comuni e della nostra comunità – dice Daniela Pampaloni, oggi cooordinatrice regionale delle associazioni per la cooperazione coi saharawi. “Dal Fronte Polisario arriva un forte grido di aiuto: urgono generi di prima necessità per fronteggiare l’emergenza umanitaria. C’è subito il bisogno di coperte, vestiti, generi alimentari, medicinali. Stiamo operando di concerto con la Regione Toscana per verificare la fattibilità di un invio di materiali di prima necessità per via aerea ed a breve avremo la risposta. Crediamo sia necessario operare in sinergia per fornire un valido e concreto aiuto evitando iniziative frammentarie e scarsamente efficaci.” Le prime valutazioni sui danni causati dall’alluvione parlano di 11.441 case e tende inutilizzabili e di circa 60mila persone sfollate, pari a circa il 20% della popolazione che attualmente vive nei campi profughi. La raccolta fondi è stata indetta per l’acquisto di materiali e beni di prima necessità, contribuire alle spese della Croce Rossa Saharawi e partecipare alla ricostruzione del dopo emergenza. Proprio la Valdera, come la provincia di Pisa, è da sempre una delle realtà più attive al fianco dei Saharawi per conto del coordinamento toscano delle associazioni del settore. Una “stretta di mano” con il popolo del deserto che conta nella nostra regione i gemellaggi di oltre 186 comuni, di tutte le province e di ben 200 associazioni, con il territorio pisano spesso nel ruolo di capofila. Sempre nelle settimane scorse l’emergenza ha colpito al cuore anche la tifoseria nero-blu, che in curva nord all’Arena Garibaldi ha preso posizione con uno striscione con su scritto “il nostro grido è più forte del vostro silenzio. Vicini al popolo Saharawi”, a cui è seguita una donazione da parte dei tifosi. Fra le ipotesi, anche la creazione di un centro di raccolta a Pontedera, in attesa però di conferma. Nel frattempo è stato aperto un conto corrente dedicato per contribuire alla creazione di un fondo.

 
IBAN: IT21H0620025104000000000546
Intestato a: COORDINAMENTO SAHARAWI
c/o: CR Lucca Pisa Livorno sede di Rosignano
Causale: EMERGENZA SAHARAWI
 
Per informazioni in tempo reale sulla situazione nei campi e sulla raccolta fondi è attiva la mail emergenzasaharawi2015@gmail.com . In fase di costruzione anche un sito dedicato all’emergenza.
 
Nilo Di Modica
 
 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.