Un milione e mezzo al Sant’Anna per una nuova mano robotica

Il risultato sarà la creazione di una mano robatica controllabile in maniera naturale, intuitiva, andando oltre le attuali tecnologie più avanzate. A realizzarla sarà il team del professore Christian Cipriani, giovane docente della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, grazie ad un finanziamento europeo da 1 milione e mezzo di euro.

Per la prima volta, infatti, la scuola superiore Sant’Anna di Pisa, come unico partner, si vede finanziare un progetto dal consiglio europeo delle ricerche, tramite il programma “Erc starting grant 2015”, considerato uno dei più competitivi a livello globale. Non a caso i pochi ricercatori che riescono a raggiungere questo risultato rientrano a pieno titolo nei “top young scientists” europei.
L’annuncio di questo importante successo è stato dato questa mattina, 19 dicembre, in concomitanza con la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2015 – 2016. Grazie a fondi che saranno erogati per un importo pari a 1,5 milioni, dal 2016 inizierà il cosiddetto progetto europeo “Myki”, che in cinque anni svilupperà un’innovativa protesi robotica di mano, i cui movimenti potranno essere controllati in maniera naturale e intuitiva. Il progetto, come detto, sarà coordinato da Christian Cipriani, professore associato di bioingegneria, uno dei docenti più giovani del Sant’Anna e del suo istituto di BioRobotica.
Ricevere un finanziamento da questo programma europeo non è cosa semplice e l’età dei partecipanti è uno dei requisiti fondamentali: possono concorrere soltanto giovani ricercatori che abbiano conseguito il dottorato da sette anni al massimo e che abbiano dimostrato di possedere un potenziale che li trasformerà in leader indipendenti della ricerca. Christian Cipriani ha vinto questa sfida ed è risultato uno dei pochi italiani a ricevere il finanziamento, dopo aver superato una lunga selezione.
L’idea proposta con il progetto “Myki” ha convinto oltre 30 esperti, inclusi alcuni premi Nobel, che hanno valutato a Bruxelles oltre 2900 progetti presentati allo European research council. Le proposte italiane che sono risultate vincitrici non arrivano al 4 per cento del totale dei progetti finanziati, mentre il tasso a livello europeo si attesta al 10 per cento. Dal 2007, anno dell’istituzione dello “Erc starting grant 2015”, i ricercatori italiani si sono visti finanziare soltanto nove progetti nel settore dell’ingegneria dei sistemi e solamente 21 progetti per tutti i settori dell’ingegneria. Tra questi 21 figura proprio “Myki”.
Con il finanziamento di 1,5 milioni di euro, Christian Cipriani, in qualità di coordinatore, ha cinque anni di tempo per raggiungere gli obiettivi del progetto, contando sul supporto del suo gruppo di ricerca che collaborerà in maniera stretta con Marco Controzzi, ricercatore dell’Istituto di biorobotica del Sant’Anna e con un chirurgo della mano da individuare in Toscana.
“Sono orgoglioso – commenta Christian Cipriani – di aver ottenuto questo prestigioso progetto e sono convinto che la Scuola Superiore Sant’Anna sia un posto ideale dove condurlo. Io sono il coordinatore, ma il progetto avrà successo grazie all’impegno e al coinvolgimento di tutto il gruppo. Desidero quindi condividere il merito di questo finanziamento che arriva per la prima volta alla scuola superiore Sant’Anna con il mio team di lavoro, in particolare con Marco Controzzi; con le possibilità che mi ha offerto quello straordinario ‘ecosistema’ della ricerca che è l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e, soprattutto – conclude – con coloro che mi hanno dato la possibilità di crescere a livello accademico, il direttore dell’Istituto di biorobotica Paolo Dario e la mia mentore, Maria Chiara Carrozza”.

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