Bus affollati, dopo la tragedia autisti pronti allo sciopero

Le richieste sono soprattutto due: aumentare il numero di bus e rivedere l’organizzazione degli orari tra il servizio di trasporto e le scuole, in modo da far trovare agli studenti gli autobus già in partenza e con le porte aperte. Sono queste le soluzioni indicate dagli autisti che aderiscono alle sigle Fit-Cisl e Faisa-Cisal, per evitare il ripetersi della tragedia che ha visto protagonista uno studente 14enne di Ponsacco, finito sotto le ruote dell’autobus all’uscita da scuola (Travolto dal bus, grave studente di 14 anni). Richieste che i sindacati porteranno all’attenzione del prefetto, minacciando di essere pronti allo sciopero se le istanze non saranno soddisfatte.

Questa la posizione degli autisti Cisl e Cisal, che in una nota, riferendosi a presedenti prese di posizione apparse sugli organi di stampa, precisano che “non c’era alcuna intenzione polemica nei comunicati e nelle comunicazioni di parte sindacale, ma solo rammarico per una tragedia che a nostro avviso si sarebbe potuta evitare. Se i toni usati sono stati un po’ forti (e di questo ce ne scusiamo con i lettori e le istituzioni), teniamo a specificare che il nostro operato è sempre improntato alla prevenzione delle disgrazie, e nella fattispecie vorremo che la nostra voce sia ascoltata per far sì che certe cose non abbiano a ripetersi in futuro né a Pontedera né altrove”.
I sindacati, infatti, ricordano di aver già sollevato il problema nell’ottobre, con una nota scritta che denunciava la gravità della situazione: “Autisti costretti – scrivono Fit-Cisl e Faisa-Cisal – a raggiungere la postazione di partenza con i ragazzi attaccati alle fiancate dei mezzi e alle porte, che una volta aperte non si riuscivano più a chiudere a causa del sovraffollamento. L’azienda sopperì, temporaneamente con delle corse bis, ma questo non risolse il problema. Preso atto della cosa, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal attivarono lo stato di agitazione ed aprirono le procedure di raffreddamento che, ad oggi, sono ancora aperte”.
Da qui l’ulteriore richiesta di correttivi: “L’unica soluzione possibile per evitare l’incarrozzamento selvaggio è, a nostro avviso, quella di far trovare agli studenti gli autobus già in partenza, fermi e con le porte aperte. Ciò è realizzabile anticipando l’arrivo dei bus o posticipando l’uscita degli studenti dalle scuole. Per ciò che riguarda il sovraffollamento dei bus è intuitivo che occorrono più bus o bus più capienti. Con queste due scottanti problematiche, che da più di un anno attendono risposta, ci presenteremo all’incontro che abbiamo chiesto urgentemente al prefetto. Se non vedremo soddisfatte le nostre istanze siamo pronti allo sciopero”.

 

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