Migranti, una giornata di eventi per superare l’integrazione

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Superare il buonismo e gli stereotipi, superare il concetto di accoglienza e integrazione per arrivare a una società migliore, dove le persone si conoscono e si riconoscono le une nella altre, in un meccanismo di reciprocità senza la pretesa di cambiarsi. È questo lo scopo della giornata di eventi che si svolgeranno domani 10 febbraio a Pontedera, in una manifestazione composta da vari eventi che ruotano intorno allo spettacolo Orizonta, che andrà in scena al teatro Era.

Una manifestazione importante perché Pontedera, ancora una volta, si pone come luogo di incontro di culture in un modo che supera e scavalca il solito buonismo dell’accoglienza e aiuta a riflettere su cosa significa creare le premesse perché vari gruppi culturali, etnici e antropologici convivano in uno stesso luogo in modo costruttivo. A presentare l’evento è stata il vicesindaco Angela Pirri che come sempre ha cercato di portare la riflessione oltre luoghi comuni e stereotipi, dando contenuti a un’iniziativa che altrimenti avrebbe rischiato di essere solo un’operazione culturale. Un evento dietro al quale ruota il lavoro di varie compagnie teatrali arrivate anche dall’America meridionale, luogo di forte emigrazione anche interna al continente e che hanno cercato di portare in scena i racconti dei migranti e il significato dell’essere migrante. Un’operazione sperimentale e che trova anche una sua fondatezza scientifica: se vogliamo infatti lo spettacolo sarà preceduto da un convegno dove interveranno varie personalità locali, regionali e nazionali per affrontare temi che forse oggi hanno necessità di essere smitizzati e di ritrovare una loro dimensione di realtà. I lavori del seminario si apriranno alle 17 con i saluti istituzionali della vicesindaco Pirri e del sindaco Simone Millozzi. Poi seguiranno gli interventi di Gabriele Tomei dell’università di Pisa e di Antimo Sanapo di Extra rete, con i quali si cercherà di delienare il fenomeno migratorio. Alle 17,30 è previsto l’intervento che andrà a tracciare le linee del quadro locale curato da Floriano della Bella, consigliere comunale e i rappresentanti delle associazioni di migranti di Pontedera. A questi seguirà l’intervento di Simone Ferretti dell’Arci regionale. Alle 18 interverranno poi il prefetto di Pisa Attilio Visconti, l’assessore regionale con delega alle Politiche per l’immigrazione Vittorio Bugli, Enrico Cecchetti dell’Anci nazionale, Federico Gelli presidente della commissione d’inchiesta sui Cie. Alle 19, a chiudere l’intervento prima dell’apericena, sarà l’associazione Medina. Alle 21 andrà in cena lo spettacolo teatrale.
La parola d’ordine intorno a questi eventi non è più accoglienza ma reciprocità, un concetto nuovo come ha sottolineato Angela Pirri che rappresenta anche un nuovo modo di affrontare i fenomeni migratori e l’inserimento dei migranti nei nostri territori. “Il punto è che forse dobbiamo rivalutare anche i fenomeni migratori alla luce dei nuovi dati e attivare una serie di strumenti locali per arrivare al concetto di reciprocità – ha spegiato Pirri -. Secondo gli ultimi dati, in Italia, nel 2016, sono arrivate 154mila persone. Ora mi chiedo se per un Paese di 60 milioni di cittadini, gestire 154mila individui è veramente un’emergenza quando nel mondo ci sono 244 milioni di migranti. Probabilmente anche noi in Italia dobbiamo smettere di parlare di emergenza e affrontare il problema in modo serio, creando degli strumenti che permettano di arrivare a una gestione del problema diversa in primo luogo dotando gli enti locali, a cominciare dai comuni che sono pur sempre una sorta di front office dello Stato. Non si può pensare che per l’Italia la gestione di 154mila persone in un anno sia un’emergenza. Il seminario e lo spettacolo vogliono puntare a questa riflessione cercando di sgomberare il campo da stereotipi e luoghi comuni. L’obiettivo è arrivare al concetto di reciprocità ovvero di riconoscimento tra gruppi e persone ciascuno con la salvaguardia delle proprie identità culturali e antropologiche, un’idea che va oltre quella di integrazione. Compito del seminario è proprio introdurre questa riflessione attraverso un’analisi seria del fenomeno sulla base di dati scientifici ed esperti”.

 

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