Unione contro lo spreco, Tari più leggera per chi dona cibo foto

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Uno sconto sulla Tari alle attività che donano alimenti destinati a diventare rifiuto e un accordo con Confesercenti. Così l’Unione dei comuni dell’Empolese valdelsa porta avanti la lotta contro lo spreco alimentare e anche quella contro le difficoltà di sempre più famiglie ad avere un adeguato regime alimentare. Nel 2015 sono state 165 le tonnellate di alimenti recuperati e ridistribuiti sul territorio, nel 2016 sono saliti a 180 tonnellate, di questi quasi 100 di frutta.

“Un’opera eccezionale – per la sindaco di Empoli e presidente dell’Unione Brenda Barnini –, portata avanti da volontari di cui il nostro territorio, tutto l’Empolese Valdelsa deve andare orgoglioso. Adesso questa novità dell’accordo con Confesercenti dà un valore in più all’impegno di queste persone, ma soprattutto una possibilità ulteriore di fare del bene, non gettare alimenti e anzi recuperarli per persone che hanno bisogno. Un’opportunità per imprenditori e commercianti di risparmiare facendo una buona azione. Si allarga dunque la collaborazione e, dopo la felice esperienza con la Grande Distribuzione, anche i commercianti e i piccoli produttori possono contribuire”.
Alla firma dell’accordo erano presenti anche la presidente di Recupero Solidale onlus Marinella Catagni e il responsabile di Confesercenti Empolese Valdelsa Lapo Cantini. Già nello scorso anno, 2016, era previsto una riduzione del 5% sulla Tari per chi avesse dimostrato di aver donato almeno 5 chili per metro quadro di attività, una riduzione che riguardava soltanto il settore alimentare (vendita o produzione).
Adesso è “riconosciuta una riduzione della parte variabile della tariffa alle utenze non domestiche relative ad attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, che producono o distribuiscono beni alimentari e che a titolo gratuito cedono, direttamente o indirettamente, tali beni alimentari per scopi assistenziali, ai fini della ridistribuzione agli indigenti e alle persone in maggiori condizioni di bisogno ovvero per l’alimentazione animale, proporzionale alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione”.
Le utenze non domestiche possono presentare all’amministrazione comunale, entro il 31 gennaio di ogni anno, la documentazione prevista, necessaria ad accertare le quantità cedute nell’anno precedente a enti pubblici, associazioni riconosciute o fondazioni aventi esclusivamente finalità di assistenza o beneficenza e alle Onlus.
I prodotti alimentari saranno poi conferiti alle associazioni per l’approvvigionamento quotidiano delle mense esistenti sul territorio e per la preparazione dei pacchi alimentari.

 

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