Maxi discarica abusiva in Valdera, 57 quintali di rifiuti pericolosi

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Un capannone e un magazzino oltre a un vasto appezzamento di terreno disseminato di rifiuti. Una discarica abusiva di 13mila metri quadrati con 57 quintali di rifiuti pericolosi è stata trovata dai Finanzieri del comando provinciale di Pisa e del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Livorno in Valdera.

Ad attirare l’attenzione dei militari della sezione aerea di Pisa, durante una missione di volo di ricognizione terrestre finalizzata al controllo del territorio in cooperazione con i reparti territoriali del Corpo, è stato proprio questo cumulo di autovetture in evidente stato di abbandono posizionate a ridosso del perimetro interno per evitare che fossero visibili dall’esterno. L’intera area, a Fornacette di Calcinaia, in una zona che corre lungo la ferrovia, era appositamente occultata da piante e recinzioni ed all’interno cumuli di rifiuti pericolosi che non sono sfuggiti all’occhio vigile dei Finanzieri piloti. L’operazione, terminata dopo vari sopralluoghi, è stata condotta congiuntamente dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Pontedera e dalla sezione Aerea di Pisa, nell’ambito di controlli effettuati a tutela dell’ambiente, ha permesso di individuare e sottoporre a sequestro un sito adibito a discarica abusiva ubicato nella zona della Valdera. 
All’interno della discarica abusiva sono stati rinvenuti 57 quintali di rifiuti pericolosi costituiti da più di 130 autoveicoli e parti di auto in stato di abbandono, coperture in “eternit” ovvero fibra in amianto recante diverse rotture in superificie, pneumatici fuori uso, elettrodomestici abbandonati, cumuli di rifiuti provenienti da demolizioni, materiale fangoso proveniente da depuratori. Rifiuti provenienti da varie zone della Toscana.
L’intera zona, circondata dai terreni adibiti a coltivazione agricola e civili abitazioni e sovrastante pozzi d’acqua per l’approvvigionamento domestico, è stata posta in vincolo dalle Fiamme Gialle al fine di evitare la prosecuzione delle attività delittuose.
Gli accertamenti in parola posti in essere con l’ausilio degli operatori dell’Arpat di Pisa e dell’Asl di Pontedera, hanno consentito la denuncia a piede libero del proprietario del terreno per reati ambientali.

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