Controllo di vicinato, un protocollo per “fare la spia” foto

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Nessun intervento, di nessun genere. Ma un servizio di osservazione e vigilanza incasellato in un regolamento per i cittadini e un protocollo tra Comune e Forze dell’ordine. Il progetto si chiama Controllo di Vicinato e, per la prima volta nella città metropolitana di Firenze, prende il via nei comuni di Empoli e Castelfiorentino.

L’iniziativa mira a dare una cornice di regole ai rapporti di buon vicinato e di attenzione sociale, grazie alle quali gli abitanti potranno segnalare ciò che di insolito o di sospetto dovessero notare nella propria zona di residenza, come strani passaggi di auto o di persone, rumori, allarmi. Un’attività di sola osservazione e segnalazione: è esclusa qualsiasi forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio. L’accordo vuole rafforzare ulteriormente la cooperazione tra le amministrazioni statali, gli enti locali e la società civile nell’ambito di quei progetti integrati e partecipati che contribuiscono ad accrescere il senso di sicurezza della popolazione.

Il protocollo “Controllo di Vicinato”, il primo del suo genere in provincia di Firenze, è stato siglato a Palazzo Medici Riccardi tra il prefetto Alessio Giuffrida, la sindaca di Empoli Brenda Barnini, che ha firmato anche in qualità di presidente dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdesa, il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni e i vertici provinciali delle forze dell’ordine.

L’accordo ha iniziato a prendere forma all’inizio di quest’anno in occasione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è riunito a Empoli con l’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdesa. Si è quindi sviluppato nei mesi successivi ed è stato approvato anche dal ministero dell’Interno. Parte operativamente a Empoli e Castelfiorentino e vi potranno aderire anche gli altri comuni del Circondario. Il protocollo prevede un preciso modello organizzativo: i cittadini potranno organizzarsi in “gruppi di controllo del vicinato” per segnalare alle forze dell’ordine e alle polizie municipali, attraverso i numeri di emergenza, le circostanze sospette che attirino la loro attenzione, “astenendosi in ogni caso – recita il protocollo – dall’assumere comportamenti incauti e imprudenti che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se medesimi e per gli altri”. I comuni si impegnano a promuovere e a pubblicizzare il progetto, anche con assemblee pubbliche, nonché a installare appositi cartelli nelle aree interessate, nel cui ambito saranno individuati uno o più coordinatori con cui mantenere un rapporto diretto e costante.

La prefettura, attraverso il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, seguirà l’iniziativa coordinando l’attività delle forze di polizia che potranno incontrare la popolazione per fornire informazioni e dare suggerimenti sui comportamenti più idonei da tenere.

“Il controllo di vicinato – ha spiegato Alessio Giuffrida – aiuta senz’altro a migliorare la rete di informazioni sul territorio, grazie alle segnalazioni che vengono dai cittadini. Si viene così a creare un circolo comunicativo virtuoso, il cui terminale sono sempre e comunque le forze dell’ordine. Si tratta di un metodo diverso dalle ronde, assai efficace, che contribuisce ad elevare il senso civico della collettività”.

“Il Protocollo appena firmato ci consente di proseguire il nostro progetto di creazione di gruppi di cittadini che condividano fra loro le esigenze di sicurezza mettendosi in contatto diretto con le forze dell’ordine in caso di necessità. Il coinvolgimento dei cittadini – spiega il sindaco di Empoli Brenda Barnini – sta raccogliendo risposte positive con tante persone che si sono dimostrate disponibili a collaborare. Adesso, dopo questo passaggio in Prefettura, insieme alla polizia municipale, alla polizia del commissariato e ai carabinieri, vogliamo iniziare a espandere a macchia d’olio le aree coperte dal Controllo di Vicinato in tutta Empoli e nelle frazioni”.

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