Tirrenia, Cgil ‘scende in spiaggia’ per i lavoratori del turismo

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“La nostra è una campagna per bagnini, baristi, cuochi, camerieri che si ritrovano in una giungla di lavoro atipico, crescente precarietà, sommerso”. Lo dice la Filcams Cgil Toscana, che a Tirrenia allestirà domani venerdì 4 agosto, dalle 14,30 alle 18,30 al bagno degli americani, i gazebo in difesa dei lavoratori del turismo. L’iniziativa intende denunciare la crescente precarietà dei lavoratori stagionali sarà offerta consulenza e diffuso materiale informativo per i lavoratori del turismo.

“Abbiamo deciso di ‘scendere in spiaggia’ – dice Cinzia Bernardini, segretaria generale toscana di Filcams Cgil – perché si tratta di una platea di lavoratori che sono difficilmente raggiungibili, che si rivolgono alle nostre sedi spesso in situazioni di vertenzialità. Il nostro obiettivo è quello di migliorare le loro condizioni di lavoro, essere al loro fianco per informarli, difendere i loro diritti e estendere la nostra tutela. Non potevamo farlo se non andando nel loro luogo di lavoro. Si tratta di decine di migliaia di lavoratori in Toscana. Un esercito di bagnini, baristi, camerieri, lavapiatti, cuochi, animatori, addetti degli alberghi, professionalità che trovano opportunità di lavoro soprattutto nella stagione estiva e a condizioni sempre peggiori. Si tratta spesso di giovani alle prime esperienze lavorative che non sanno facilmente muoversi in un mondo che ha sempre più le caratteristiche di una giungla”.
La Filcams Cgil lancia l’allarme voucher spinto dall’uso massiccio che si prevede nel turismo. Le stime si misurano sulla diffusione registrata fino all’anno scorso dai vecchi voucher, per una tipologia di azienda – quella turistica: in genere con pochi dipendenti, dal piccolo albergo al bar o al ristorante – tagliata proprio a pennello. “Le occasioni offerte quest’anno nel turismo – spiega la Filcams Cgil – saranno sempre più precarie. Una tegola per il settore, già provato dagli interventi legislativi sul mercato del lavoro degli ultimi anni. Negli ultimi anni le problematiche di queste lavoratrici e lavoratori sono aumentante a fronte degli interventi introdotti dal governo Renzi alla Naspi; a ciò si aggiunge il mancato rinnovo di alcuni importanti contratti collettivi nazionali, come quelli della ristorazione. La reintroduzione dei voucher nell’ambito della cosiddetta ‘manovrina’ rischia infine di aggravare pesantemente le condizioni di lavoro di questi addetti già quasi sempre costretti a operare in condizioni precarie e nel mancato rispetto delle più elementari norme di legge”.

 

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