C’è un po’ di Cascina nel Nobel per la fisica

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C’è un po’ di Cascina nel premio Nobel per la fisica. Gli scienziati Rainer Weiss, Barry Barish e Kip S. Thorne infatti, lo hanno vinto poiché per primi, il 14 settembre 2015, avevano misurato le onde gravitazionali, ovvero quel debolissimo segnale generato da un catastrofico evento avvenuto lontano, nel cosmo, che un secolo fa Einestein aveva previsto, su un piano solo teorico, nella sua “Relatività Generale”. Nell’annunciare il prestigioso premio, l’Accademia delle Scienze svedese ha menzionato anche la collaborazione Virgo, il rivelatore cioè che ha sede all’European Gravitazional Observatory (Ego) di Cascina, vicino Pisa, fondato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) italiano e dal Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs) francese. Una notizia, questa, che ha riempito d’orgoglio la provincia, ma anche tutta la regione Toscana.

 

Virgo, un’idea di Adalberto Giazotto e del francese Alain Brillet, ha rappresentato un grande passo avanti nella tecnologia degli interferometri, aprendo la strada proprio all’americano Advanced Ligo. Giazzotto è stato tra l’altro il pioniere dell’idea di una rete globale di rivelatori.
Le reazioni
“La ricerca toscana è stata in prima linea nella prima rilevazione diretta di queste onde” ricorda la vicepresidente e assessore all’università della Regione Monica Barni congratulandosi con i ricercatori di Cascina. “E’ un grande successo della ricerca italiana – sottolinea – che ha saputo operare in una comunità internazionale. La collaborazione scientifica è stata unica ed ha visto il lavoro collettivo di moltissimi ricercatori provenienti da tutto il mondo. Un lavoro di cui siamo orgogliosi, un lavoro di ricerca senza confini fisici e temporali, che non si concluderà mai, che ha come fine la conoscenza dell’universo. Il contributo del nostro territorio e dell’industria toscana è stato prezioso in particolare sul piano della parte tecnica legata alle istallazioni. La nostra comunità non può dunque che beneficiare della expertise che sta alla base di una scoperta così significativa, con ricadute sull’innovazione e lo sviluppo”.
Entusiasmo e grande soddisfazione anche in municipio a Cascina: sulla facciata del palazzo comunale in corso Matteotti, c’è un grande striscione. “Un grandissimo risultato anche per i nostri ricercatori del progetto Ego Virgo, citato nelle motivazioni del Nobel – dice Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina -. Uno straordinario orgoglio per tutta la comunità cascinese, che ospita sul proprio territorio l’interferometro gravitazionale Virgo. Proprio l’altro giorno, mi sono trovata a incrociare le dita auspicando questa vittoria insieme al direttore di Ego-Virgo, Federico Ferrini. Sono orgogliosa ed entusiasta per lo straordinario risultato dei nostri ricercatori”.
“Dopo Michelangelo, Cascina torna nella storia internazionale del mondo – dice Luca Nannipieri, assessore alla cultura di Cascina – premio Nobel per la fisica 2017 ai ricercatori che hanno scoperto le onde gravitazionali, tra cui quelli di Ego Virgo (European Gravitational Observatory) che ben conosciamo e di cui siamo orgogliosi. Un ringraziamento fraterno al direttore Federico Ferrini e al fondatore Adalberto Giazotto. Mi rivolgo agli studenti: l’esempio di Virgo dimostra che la fatica dello studio, della ricerca e della conoscenza non è inutile e può essere preziosissima non solo per le nostre singole e individuali vite ma per l’umanità intera”.
“Non solo un’eccellenza pisana, toscana e nazionale – per Federico Gelli, deputato pisano del Partito Democratico -, ma da oggi possiamo dire mondiale. Congratulazioni a ogni singola persona che ha contribuito a raggiungere il massimo risultato possibile, in particolare al ‘padre’ di Virgo, Adalberto Giazotto. Il compito delle nostre istituzioni e della politica dovrebbe essere quello di favorire sempre più la partecipazione italiana a successi simili, coinvolgendo soprattutto le singole eccellenze e professionalità locali, spesso sconosciute, prive di risorse o non valorizzate come meritano”.
“Possiamo dire che, grazie al centro Virgo di Cascina, un pezzo di questo Nobel è anche ‘nostro’ – ha detto Antonio Mazzeo, consigliere regionale Pd. Oggi è uno di quei giorni in cui essere davvero orgogliosi del proprio territorio, orgogliosi dei nostri ricercatori e orgogliosi del contributo che la nostra provincia ha dato e sta dando ai progressi della scienza. Anche per tutto questo continueremo a investire sul sapere, sull’innovazione, sul progresso per valorizzare sempre di più le straordinarie eccellenze presenti nella università e nei centro di ricerca della nostra provincia”.

 

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